PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

Su questo penso dovremmo mettere molta attenzione, tanta prudenza, tutta
quella circospezione e fortezza perchÇ non si cada nel peccato quando si
percorre una via di santitÖ e di conversione. Se si cade e non ci si rialza subito,
in seguito diviene difficile ritornare sulla retta via e i peccati che si commettono
raggiungono una gravitÖ tale che manifesta tutta la miseria spirituale nella quale
siamo caduti.
Nella comunitÖ di Corinto l’immoralitÖ consisteva che un figlio conviveva con la
moglie del padre. Peccato gravissimo questo, condannato dall’Antico
Testamento come uno dei peccati piá gravi di impudicizia e di immoralitÖ.
Sappiamo che Ruben per un simile peccato fu dal padre Giacobbe punito con la
perdita della primogenitura. Non lo fece erede della promessa a causa di
questo suo peccato.
[2]E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che
si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione!
A Corinto di tutto questo male neanche si intravede l’ombra. Sono cosâ intenti a
pensare chi fosse il piá grande e chi avesse il carisma piá importante, o chi
fosse di questo e chi di quell’altro, che non c’Å in loro nessun segno di
amarezza spirituale, di dolore per aver tradito Cristo e la sua santitÖ.
Non c’Å afflizione per il peccato, perchÇ? L’afflizione nasce nel cuore quando si
comprende la gravitÖ del peccato, quando si conosce chi Å l’offeso dal peccato.
L’offeso dal peccato Å Cristo Gesá e la gravitÖ Å altissima. Con un solo peccato
mortale si distrugge la croce di Cristo Signore.
L’afflizione nasce dal sentirci noi una cosa sola con Cristo Gesá, un solo
mistero di vita, di amore, di veritÖ, di santitÖ, un solo mistero di redenzione, un
solo mistero di croce.
L’afflizione nasce perchÇ il peccato si poggia sulle nostre spalle e provoca una
sofferenza grande nella nostra anima e nel nostro cuore; nasce perchÇ si Å
offeso il sommo bene, perchÇ si Å distrutta la sua veritÖ; perchÇ si Å infangata la
sua croce, perchÇ si Å reso non credibile il suo Vangelo.
L’afflizione nasce perà solo se lo Spirito del Signore ci fa comprendere tutto
questo. Ce lo fa comprendere se lui Å forte dentro di noi, altrimenti anche i
peccati piá gravi passano come se fossero cosa normale, come se non fossero
peccati, o non producessero nel mondo danni cosâ gravi quali la morte eterna
dell’individuo e l’abbassamento nella caritÖ e nella veritÖ di tutto il genere
umano.
Un solo peccato mortale abbassa la santitÖ del mondo. Se questo peccato Å
commesso dai seguaci di Cristo Gesá, allora non solo si abbassa la santitÖ nel
mondo, si rende anche Cristo complice di peccato, lo si rende peccatore,
perchÇ chi pecca Å il suo corpo. Il corpo del cristiano che Å corpo di Cristo. Da
questa veritÖ deve nascere l’afflizione, ma questa veritÖ solo lo Spirito Santo di
Dio puà renderla viva ed operante nel nostro cuore. Senza lo Spirito che abita
in noi, noi del peccato non ce ne curiamo minimamente, anzi a volte lo si
considera come una esperienza necessaria per andare a Dio.
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