PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

crocifissione come unica modalitÖ per innalzare in questo mondo l’edificio
spirituale di Dio per la salvezza di chiunque crede.
Quando si perde di vista Cristo e questi Crocifisso, quando si dimentica la
nostra vocazione che Å quella di raggiungere la perfetta configurazione a Cristo
e alla sua croce, ognuno potrebbe essere tentato di farsi lui fondamento, lui
principio, lui pietra angolare e testata d’angolo. Quando si arriva a questo Å la
distruzione dell’unico fondamento, ma anche dell’unico edificio.
Quando scompare dall’edificio l’unico fondamento, scompare lo stesso edificio.
Nascono le piccole casupole dove ognuno si fa lui signore e dio per i fratelli.
Muore la fede, la speranza, la caritÖ nei cuori; muore la stessa comunitÖ dei
credenti, i quali mancando del principio di unitÖ, ognuno percorre la sua strada
e va per sentieri tortuosi che non conducono alla salvezza, nÇ generano altra
salvezza nel mondo.
Per questo motivo Paolo avverte ognuno a stare attento a come vi costruisce
sopra. Ma anche a stare attento a costruire solo su quest’unico fondamento che
Å Cristo Gesá.
[12]E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre
preziose, legno, fieno, paglia,
In questo versetto Å contenuta un’altra ammonizione di Paolo. Nessuno si
inganni, nessuno si illuda, l’opera puà essere innalzata secondo diverse
modalitÖ, secondo anche l’impiego di differenti materiali.
Oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, al di lÖ di possibili significati
simbolici che possono avere, Å evidente che nell’enumerazione di Paolo si fa
dalla materia piá preziosa e piá resistente, a quella meno preziosa e facilmente
deperibile, a quella che piá dura, a quella che meno dura.
Mentre l’oro ha una durata nel tempo, la paglia Å facilmente incendiabile e il suo
fuoco dura solo un istante. Mentre l’oro non produce danni agli altri elementi,
sono gli altri elementi che potrebbero arrecargli danni, la paglia non riceve
danni dagli altri elementi, ma potrebbe rovinare in un istante tutti gli altri
elementi.
ä assai evidente cià che Paolo ci vuole insegnare. Ognuno puà, attraverso tutto
il suo impegno, edificare con materiale resistentissimo l’edificio di Dio,
donandogli stabilitÖ, valore, brillantezza, onore e gloria, ma anche ognuno puà
lavorare senza conferire alcun onore all’edificio di Dio, anzi esponendolo al
pericolo di rovina. Con il suo lavoro non solo non giova all’edificio di Dio perchÇ
non lo riveste di onore e di gloria, quanto con il suo lavoro rischia anche di
mandare in rovina quanti altri faticosamente hanno operato.
Bisogna che specifichiamo bene questo concetto: la comunione Å nel bene, ma
anche nel male; Å nei frutti di salvezza, ma anche in quelli di perdizione e di
rovina eterna.
Paolo vede ogni battezzato intento alla costruzione dell’edificio di Dio. ä questa
la sua vocazione. Ma cosa succede? Non tutti lavorano secondo la legge dello
Spirito e della sua sapienza; non tutti si adoperano con intelligenza, sapienza,
fortezza, umiltÖ e desiderio di imitare Cristo il quale edificà l’edificio di Dio con il
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