15.06.2013 Views

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

La caritÖ non solo rende nulla qualsiasi scienza, rende inapplicabile anche certi<br />

diritti che provengono dallo stesso Vangelo. Diviene regola di retta fede e di<br />

sano comportamento rinunciare anche a cià che Å giusto e santo affinchÇ non<br />

ne venga un danno alla coscienza del fratello.<br />

Questa Å la via maestra della caritÖ e si puà vivere solo se si ama Cristo Gesá,<br />

il quale si privà di ogni diritto. Ogni diritto gli fu negato e lui se lo lascià negare<br />

per amore della salvezza dell’umanitÖ.<br />

[7]E chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna<br />

senza mangiarne il frutto? O chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del<br />

latte del gregge?<br />

Paolo mette ancora in evidenza la giustezza della norma evangelica che vuole<br />

che chi Å a servizio del Vangelo viva anche di Vangelo.<br />

Gli esempi addotti hanno tutti un valore intrinseco, non estrinseco. Non Å un<br />

fatto occasionale, o un modo accidentale di comportarsi, Å la stessa legge che<br />

vige tra gli uomini.<br />

Chi presta servizio militare Å giusto che riceva il salario che gli consente di<br />

vivere. Il servizio militare diviene cosâ fonte di un guadagno necessario,<br />

indispensabile alla sua vita.<br />

ä una cosa questa cosâ naturale che nessuno pensa il contrario e nessuno si<br />

scandalizza se un soldato riceve la sua mercede.<br />

Deve essere considerata cosa naturale se un missionario del Vangelo vive<br />

anche di Vangelo.<br />

Cosâ dicasi di colui che pianta una vigna. Egli ha tutto il diritto sacrosanto di<br />

mangiarne il frutto. L’ha piantata per goderne i frutti. Non godere i frutti della<br />

vigna dopo averla piantata sarebbe innaturale, irragionevole, assurdo.<br />

Cosâ dicasi del Vangelo. Chi va per il mondo a piantare il Vangelo nei cuori ha<br />

diritto di mangiare i frutti della caritÖ che il Vangelo genera nei cuori. Sarebbe<br />

invece innaturale e incomprensibile non mangiarne.<br />

L’ultimo esempio Å del pastore che pascola il suo gregge. Se lo pascola, se<br />

lavora, Å giusto anche che gusti il latte e che se ne nutra.<br />

Non Å un furto nutrirsi del latte che produce il suo gregge. Come non Å un furto<br />

bere il latte della caritÖ dei fratelli che l’apostolo ha condotto nei verdi pascoli<br />

della veritÖ e della grazia di Cristo Gesá.<br />

Cià che Å naturale per le cose del mondo, per le quali nessuno si scandalizza,<br />

potrebbe essere non naturale per il Vangelo, a causa della fragilitÖ della nostra<br />

mente. ä a causa della debolezza della mente e del cuore dei fratelli che Paolo<br />

rinuncia al diritto “naturale” di servirsi del Vangelo per il suo sostentamento.<br />

[8]Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice<br />

così.<br />

Quanto Paolo sta dimostrando non lo desume da un pensiero umano, da una<br />

legge che Å stata fatta dagli uomini e che quindi potrebbe anche non essere<br />

294

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!