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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Letta cosâ la vita cristiana, alla luce della vita di Cristo, essa ci obbliga a<br />

trasferirla nella comunione reale di noi stessi e delle nostre cose, ci obbliga a<br />

liberarla da ogni egoismo e chiusura del cristiano in se stesso e nelle sue cose.<br />

Dopo che un uomo Å stato fatto corpo di Cristo, il corpo di Cristo vive di una<br />

sola legge: la legge del dono totale di sÇ.<br />

Tutto cià che appartiene a questa terra e la nostra stessa vita deve essere<br />

trasformato in uno strumento di amore, in un mezzo di caritÖ, in un dono ai<br />

fratelli perchÇ anche loro possano scoprire l’amore misericordioso di Cristo<br />

Gesá e divenire a loro volta suo strumento, suo mezzo, per continuare a<br />

riversare sulla terra tutto l’amore del Padre.<br />

Lo riversa, perà, se il suo amore si trasforma in amore del cristiano, diviene<br />

frutto del suo albero; se tutta la sua vita si fa albero di caritÖ su cui fiorisce e<br />

matura frutti di vita eterna tutta la caritÖ del Padre.<br />

ä il cammino che Cristo ha tracciato per noi, percorrendolo; Å il cammino che<br />

anche noi dobbiamo tracciare per gli altri, compiendolo in tutto alla maniera di<br />

Cristo Gesá.<br />

8ä PRINCIPIO: L’EDIFICAZIONE DELLA COMUNITã<br />

Ogni cosa che il cristiano fa, ha un unico scopo, un unico fine: edificare la<br />

comunitÖ nella fede, nella speranza, nella caritÖ.<br />

Parole, opere, pensieri, desideri devono rivestirsi di un solo intento: fare piá<br />

bello il regno di Dio sulla terra; lavorare perchÇ attraverso di noi Cristo Gesá<br />

regni in tutti i cuori e nei cuori, in cui giÖ regna, possa crescere e maturare<br />

secondo tutta l’immensitÖ del suo amore e della sua caritÖ.<br />

ä da evitare invece tutto cià che arreca un qualche turbamento alla comunitÖ,<br />

anche se cià che si fa, in sÇ Å cosa buona, giusta, conforme alla Parola di<br />

Gesá, ma non Å ancora conforme alla fede piccola, da bambini, di quanti ci<br />

stanno attorno.<br />

La loro fede, la loro coscienza, il loro giudizio ancora non formato diviene per<br />

noi regola di retta azione e di sano agire in seno alla comunitÖ. Tutto questo si<br />

fa, o non si fa per non creare scandalo, per non arrecare un danno alla fede dei<br />

piccoli e dei semplici, che potrebbe anche non riprendersi piá, morire per<br />

sempre, assieme alla caritÖ e alla speranza.<br />

Questo principio di Paolo deve essere osservato scrupolosamente; ogni<br />

attenzione, ogni prudenza deve essere sempre grande, grandissima. Ne va di<br />

mezzo la croce di Cristo Gesá, che potrebbe essere rinnegata a causa di<br />

un’azione non protesa all’edificazione della comunitÖ.<br />

Per questo occorre che il cristiano impari seriamente il rinnegamento di se<br />

stesso, l’annientamento dei suoi pensieri, della sua volontÖ, della sua scienza.<br />

Impari a servire il fratello, come Cristo ci ha insegnato. Se per servire il fratello Å<br />

giusto che uno si rinneghi nella sua scienza, nella sua conoscenza, nelle sue<br />

pratiche di vita, ai suoi carismi, bisogna farlo prontamente, senza neanche<br />

avere il sospetto che si potrebbe fare diversamente.<br />

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