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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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Quando si loda una persona e la si sa avvolta dal male e dall’errore veritativo,<br />

non la si loda per se stessa, la si loda per noi, perchÇ noi ne possiamo trarre un<br />

qualche beneficio.<br />

Sempre quando si ricerca la propria gloria, si abbandona la veritÖ del Vangelo e<br />

si diventa ipocriti, bugiardi, falsi. Quello che c’Å nel cuore e nella mente non Å<br />

sulle labbra e quello che le labbra dicono non nasce dal cuore. Nel cuore non<br />

c’Å la veritÖ che noi diciamo riguardo agli altri, dicendo le nostre labbra solo la<br />

falsitÖ. Diciamo bene mentre la realtÖ Å male, diciamo giusto mentre la storia Å<br />

ingiusta, approviamo mentre in realtÖ dovremmo solo riprovare il male, in modo<br />

che chi lo compie possa redimersi ed entrare cosâ nella veritÖ che lui ha<br />

abbandonato.<br />

Molta perseveranza nell’errore da parte degli altri, dipende sovente da noi, che<br />

con la nostra falsitÖ giustifichiamo l’abbandono della veritÖ da parte loro. La<br />

giustifichiamo perchÇ diciamo che sono nella veritÖ mentre in realtÖ sono<br />

nell’errore. Che cosa Å infatti la lode se non l’approvazione di una condotta e di<br />

un modo di essere?<br />

Il cristiano, per quanto gli Å possibile, deve astenersi dal lodare gli altri. Egli non<br />

conosce il cuore dei fratelli e non sa se in essi c’Å falsitÖ, menzogna, o altro.<br />

Egli vede solo l’apparenza e sull’apparenza non si puà giudicare una persona.<br />

Mentre si puà sempre richiamare alla veritÖ, se il comportamento pratico<br />

manifesta che non c’Å veritÖ in quello che essi fanno e non c’Å veritÖ per il fatto<br />

che le loro opere sono rivolte al male e non al bene.<br />

[18]Innanzi tutto sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono<br />

divisioni tra voi, e in parte lo credo.<br />

Paolo fa una distinzione tra il sentito dire e la propria convinzione personale. Il<br />

sentito dire non puà divenire scienza in noi se non dopo attenta verifica, serio<br />

esame della situazione, ricerca e indagine rigorosa.<br />

Spesso si pecca di superficialitÖ in questo, perchÇ si agisce con leggerezza. Un<br />

uomo di Dio mai deve fondare il suo giudizio sul sentito dire. Egli deve sempre<br />

verificare cià che ha sentito e solo dopo aver indagato personalmente, puà farsi<br />

un suo giudizio personale.<br />

Paolo ha sentito dire che in Corinto ci sono divisioni. Lui crede a queste voci.<br />

Se vi crede, la fonte deve essere seria, onesta, certa; deve essere una fonte a<br />

prova di veritÖ.<br />

Quando una fonte Å a prova di veritÖ? Quando la persona si Å dimostrata<br />

saggia, prudente, accorta, disinteressata, amante del bene, appassionata di<br />

giustizia; quando sa scindere e separare la veritÖ storica dal soggetto agente,<br />

quando ha a cuore il bene di Cristo e della Chiesa; quando non fa alcuna cosa<br />

per ricevere un bene personale, neanche minimo.<br />

La fonte Å a prova di veritÖ quando sa discernere momenti e situazioni in cui un<br />

fatto Å avvenuto, una parola Å stata detta, una decisione Å stata presa; quando<br />

nulla fa per invidia, per gelosia, per amor proprio; quando Å completamente<br />

libera dal fatto stesso; quando non Å condizionata dal giudizio altrui, anzi Å<br />

tanto distaccata dall’altrui giudizio, che Å disposta a perdere l’amicizia con l’altro<br />

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