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PRIMA LETTERA AI CORINZI - Parrocchia GOTTOLENGO

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impegniamo a divenire un solo corpo con Cristo Gesá, in modo che Cristo ci<br />

rivesta giÖ in questo tempo - sempre in misura della nostra volontÖ di impegno<br />

di vincere il peccato e di compiere la perfetta obbedienza al Padre suo che Å<br />

nei cieli - della sua spiritualitÖ.<br />

Ci accorgiamo che il nostro corpo a poco a poco si trasforma man mano che<br />

riusciamo a vincere la concupiscenza e la superbia che sono proprio del nostro<br />

corpo animale.<br />

Questo non significa che durante questa vita il nostro corpo riveste la spiritualitÖ<br />

del corpo glorioso di Cristo. Cià avverrÖ solo nell’ultimo giorno. Tuttavia nel<br />

battesimo siamo giÖ divenuti corpo di Cristo, corpo della risurrezione si intende.<br />

In qualche modo abbiamo giÖ rivestito la spiritualitÖ. Dobbiamo perà portare<br />

ancora a compimento la morte dell’uomo vecchio che Å stato generato in noi<br />

secondo la natura di Adamo.<br />

Questo processo di morte dura per tutto l’arco della nostra vita. Man mano che<br />

si porta a mortificazione l’uomo vecchio, cresce e matura in noi l’uomo nuovo, il<br />

quale progredisce nella sua spiritualizzazione fino all’eliminazione totale del<br />

peccato nelle sue membra, fino alla completa obbedienza che avviene solo<br />

quando l’uomo nuovo avrÖ preso il dominio di tutto il corpo e lo conduce solo e<br />

sempre secondo la volontÖ di Dio.<br />

Il fatto perà che siamo giÖ corpo spirituale di Cristo Gesá, corpo risorto e<br />

glorioso, deve spingerci a portare a compimento il processo della nostra<br />

spiritualizzazione giÖ su questa terra e la si ottiene lavorando instancabilmente<br />

perchÇ ogni concupiscenza sia domata e ogni superbia cancellata.<br />

Questa grazia il Signore puà concederla solo nello Spirito Santo, il quale deve<br />

prima formare in noi l’uomo nuovo e poi produrre i frutti dell’uomo nuovo.<br />

[45]il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo<br />

divenne spirito datore di vita.<br />

In questi versetti Paolo si addentra nel parallelismo Adamo – Cristo. In questa<br />

Lettera Å solo abbozzato. Viene sviluppato in tutta la sua potenza di veritÖ nella<br />

Lettera ai Romani, al capitolo 5. Rimandiamo ad essa per avere tutta la<br />

chiarezza teologica su questa veritÖ che per noi Å pura, autentica rivelazione.<br />

Adamo, il primo essere vivente creato da Dio sulla terra, avrebbe dovuto<br />

portare la vita sulla terra. Invece a causa del suo peccato fu un portatore di<br />

morte, di malattie, di sofferenza, di dolore.<br />

Fu anche causa di un corpo concupiscente e superbo, di un corpo difficilmente<br />

governabile dallo stesso uomo. Adamo anzichÇ padre di vita si rivelà padre di<br />

morte, anzichÇ di libertÖ si dimostrà padre di schiavitá, invece che di salvezza<br />

divenne un padre di perdizione.<br />

Nella sua infinita ed eterna misericordia Dio aveva, giÖ fin dall’eternitÖ, previsto<br />

un rimedio efficace contro la morte che Adamo avrebbe immesso nel mondo.<br />

Pensando a Cristo Gesá, Salvatore e Redentore, egli ha pensato a Lui come<br />

spirito datore di vita. Ha pensato a Lui come al solo che avrebbe potuto<br />

mandare su questa terra al fine di operare la nostra redenzione. Come la ha<br />

operata? Attraverso il suo corpo che Å divenuto datore di vita, nello Spirito<br />

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