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APPUNTI DI SEMEIOTICA - Istituto Comprensivo "G. Palatucci"

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Giordano Perin; medicina di laboratorio 1: gli indici di flogosi<br />

GLI IN<strong>DI</strong>CI <strong>DI</strong> FLOGOSI<br />

la flogosi è una condizione di risposta protettiva rispetto ad un organo o tessuto che emerge con<br />

connotati BIOCHIMICI e MACROSCOPICI EVIDENTI; nello specifico emerge dal punto di vista<br />

macroscopico come:<br />

RUBOR rossore.<br />

CALOR calore legato ai processi biochimici.<br />

TUMOR gonfiore con caratteristiche proprie.<br />

<br />

<br />

DOLOR.<br />

FUNCTIO LESA limitazione funzionale sia legata al dolore sia legata alle modificazioni<br />

biochimiche.<br />

distinguiamo quindi degli effetti sistemici della infiammazione che risultano però variabili in<br />

relazione alla diversa natura della patologia o dell'agente patogeno, in ogni caso possiamo<br />

individuare alcune variazioni fondamentali:<br />

<br />

<br />

<br />

FEBBRE.<br />

LEUCOCITOSI incremento dei globuli bianchi.<br />

MO<strong>DI</strong>FICAZIONI BIOCHIMICO-CLINICHE DELLA FASE ACUTA indici dello stato<br />

infiammatorio.<br />

LA RISPOSTA PROTEICA:<br />

l'INFIAMMAZIONE SCATENA UNA RISPOSTA MOLECOLARE caratterizzata da specifici<br />

mediatori valutabili ANCORA PRIMA DELLA PRESENZA DELL'EFFETTO MACROSCOPICO<br />

DELLA INFIAMMAZIONE STESSA, nello specifico ricordiamo che fattori promotori della<br />

infiammazione sono:<br />

<br />

TNF alfa: citochina scoperta anni fa a livello tumorale, si sa oggi viene prodotta da<br />

numerosissime cellule. È un potente indice della risposta flogistica: REGOLA LA<br />

TRASCRIZIONE <strong>DI</strong> ALTRE CITOCHINE DELLA INFIAMMAZIONE tra cui<br />

INTERLEUCHINA 1.<br />

IL1 attivata temporalmente a seguito del TNF alfa in quanto stimolata dalla sua presenza: la<br />

interleuchina 1 presenta il medesimo effetto del TNF alfa.<br />

IL6-8 che vengono attivate a seguito della attivazione della IL1.<br />

tutti i parametri utili nella analisi laboratoristica della infiammazione sono sono sostenuti da questo<br />

tipo di fattori, soprattutto IL TNFalfa. I tre picchi, oltre a variare nel tempo, variano anche<br />

considerevolmente in intensità: il picco di maggiore intensità è sicuramente quello del TNFalfa: la<br />

concentrazione di tale fattore infiammatorio è tale da rendere possibile una azione sistemica di<br />

questa citochina.<br />

LA ATTIVITÀ EPATICA:<br />

è importante ricordare in ogni caso che QUALSIASI FATTORE FLOGOGENO A LIVELLO<br />

DELL'ORGANISMO INNESCA LA ATTIVAZIONE DELLA PRODUZIONE <strong>DI</strong> CITOCHINE<br />

CHE AGISCONO A LIVELLO DEL FEGATO fondamentalmente INCREMENTANDO LA<br />

PRODUZIONE <strong>DI</strong> ME<strong>DI</strong>ATORI DELLA FASE ACUTA. A prescindere dalla causa quindi, la<br />

azione dei processi flogistici sul fegato è quella di attivare la produzione di:<br />

PROTEINA C REATTIVA.<br />

FIBRINOGENO.<br />

SERUM AMYLOID A.<br />

che sono tre tipici mediatori della fase acuta.<br />

LA RISPOSTA CELLULARE:<br />

nel corso della infiammazione, che si sviluppa nel tempo in fasi differenti, le popolazioni cellulari<br />

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