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APPUNTI DI SEMEIOTICA - Istituto Comprensivo "G. Palatucci"

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Giordano Perin; medicina di laboratorio 4: il fegato<br />

Il significato diagnostico di questo tipo di analisi non è molto elevato; possono essere molto utili<br />

eventualmente nel follow up del paziente epatopatico.<br />

UREA:<br />

l'urea deriva dal catabolismo degli amminoacidi e ha il ruolo fondamentale di rendere possibile lo<br />

smaltimento di METABOLITI MOLTO PERICOLOSI COME LO IONE AMMONIO IN MODO<br />

SICURO, nello specifico viene:<br />

prodotta nel fegato.<br />

escreta:<br />

<br />

<br />

a livello renale direttamente.<br />

a livello intestinale dove viene convertita in forma di ammoniaca per azione di batteri<br />

saprofiti.<br />

L'intestino stesso produce AMMONIACA nelle digestione dei nutrienti proteici: questa VIENE<br />

RIASSORBITA E VEICOLATA A LIVELLO EPATICO PER FORMARE UREA.<br />

IPERAMMONIEMIA:<br />

in caso di mancata produzione di UREA, si assiste ad un incremento dei livelli circolanti di<br />

ammoniaca fino alla IPERAMMONIEMIA: questo avviene in condizioni di epatopatie croniche<br />

prevalentemente.<br />

Anche in questo caso il test può essere utile nel determina L'ENTITÀ DEL DANNO EPATICO.<br />

<strong>DI</strong>AGNOSI MOLECOLARE DELLA EPATITE VIRALE <strong>DI</strong> TIPO C:<br />

un tipico caso di danno epatico è legato alla infezione da virus dell'epatite C; le analisi relative a<br />

questo tipo di epatite hanno assunto una importanza sempre maggiormente significativa in quanto:<br />

il virus dell'epatite C tende più di quello della epatite B a cronicizzare.<br />

predispone al carcinoma epatico in modo molto significativo.<br />

Lo sviluppo della patologia va seguito nel tempo proprio per evitare e prevenire forme di<br />

carcinoma. Il virus dell'epatite C è inoltre l'unico per cui non abbiamo effettivamente un vaccino o<br />

una forma di difesa efficace.<br />

Ad oggi si tende a ricercare la presenza del virus nel sangue TRAMITE ANALISI MOLECOLARE<br />

ASSOCIATA ALLA PCR, l'analisi del genoma del virus ci consente di determinare:<br />

<br />

<br />

<br />

la presenza del virus nell'organismo in modo estremamente precoce.<br />

quanto virus è presente nell'organismo: consente di dare una valutazione <strong>DI</strong>RETTA della<br />

entità della infezione.<br />

è possibile genotipizzare i diversi tipi di virus: questo approccio può essere significativo<br />

nella valutazione della eventuale gravità della patologia a seconda della diversa aggressività<br />

dell'isotipo di patogeno.<br />

L'HCV:<br />

questo virus è responsabile del 90% delle epatiti non A non B, e CIRCA NEL 20-30% <strong>DI</strong> CASI<br />

CRONICIZZA. Il virus presenta una struttura di questo tipo:<br />

<br />

<br />

è un virus a RNA POSITIVO, la replicazione avviene però in modo particolare:<br />

IL FILAMENTO POSITIVO VIENE CONVERTITO IN NEGATIVO.<br />

IL FILAMENTO NEGATIVO VIENE POI TRASFORMATO NUOVAMENTE IN<br />

POSITIVO e da luogo alla sintesi proteica.<br />

Rispetto alla analisi del genoma questo particolare pattern di moltiplicazione ci consente di<br />

valutare due aspetti distinti:<br />

la concentrazione di RNA negativo consente di determinare se la replicazione è in corso<br />

e quanto è attiva.<br />

La concentrazione di RNA POSITIVO ci consente di determinare invece se il virus si è<br />

effettivamente replicato.<br />

Presenta un GENOMA POLICISTRONICO per cui una sequenza codifica per più proteine,<br />

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