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APPUNTI DI SEMEIOTICA - Istituto Comprensivo "G. Palatucci"

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Giordano Perin; medicina di laboratorio 2: markers cardiaci<br />

il 3% della troponina I.<br />

SONO LIBERE NEL CITOSOL CELLULARE, di conseguenza in caso di morte cellulare e<br />

disgregazione della cellula, si liberano nel plasma.<br />

Al contrario della precedenti due, la troponina C non viene generalmente riversata nel sangue, O<br />

MEGLIO VIENE LIBERATA UNICAMENTE NEL MOMENTO IN CUI LA CELLULA SIA<br />

COMPLETAMENTE <strong>DI</strong>STRUTTA e il danno sia esteso, NON È QUIN<strong>DI</strong> UTILIZZABILE<br />

COME MARKER precoce.<br />

È importante inoltre ricordare il fatto che TALI TROPONINE SONO PRESENTI ANCHE A<br />

LIVELLO DEL MUSCOLO SCHELETRICO anche se in isoforme lievemente differenti: per<br />

individuarle nel modo più preciso possibile si utilizzano anticorpi monoclonali superspecifici. Le<br />

troponine muscolari incrementano fisiologicamente in seguito a qualsiasi sforzo atletico.<br />

L'incremento delle concentrazioni di queste troponine si verifica anche in altri casi anche se molto<br />

meno di frequente:<br />

cardiomiopatie non ischemiche, per esempio infettive.<br />

pazienti che hanno subito da poco un intervento di coronaroplastica.<br />

CINETICA DEI MARKER:<br />

le due troponine utilizzabili come marker perdurano nel sangue per un tempo piuttosto prolungato e<br />

strettamente legato alla loro concentrazione:<br />

• l'incremento della TROPONINA CAR<strong>DI</strong>ACA I persiste anche per 7-10 giorni dall'evento.<br />

• L'incremento della TROPONINA CAR<strong>DI</strong>ACA T persiste per circa 10-14 giorni dall'evento.<br />

Tali marker emergono nell'arco di circa 3 ore dall'evento e risultano estremamente specifici.<br />

LA LATTICO DEIDROGENASI:<br />

Si tratta di un enzima fondamentale che si agisce nella fase terminale della glicolisi e regola lo<br />

scambio di riducenti tra lattato e piruvato; tale enzima viene rilasciato nell'ambiente esterno in caso<br />

di necrosi tissutale.<br />

STRUTTURA DELL'ENZIMA:<br />

la lattico deidrogenasi è un enzima TETRAMERICO costituito di due tipi di subunità:<br />

H.<br />

M.<br />

Che si combinano a formare 5 combinazioni differenti in diversi tessuti e contesti.<br />

<strong>DI</strong>STRIBUZIONE DELLA LDH:<br />

questa proteina si trova in diversi tessuti del nostro organismo e anche se si sono osservati pattern di<br />

distribuzione differenti, sappiamo oggi che LA LDH1 può derivare da tre fonti differenti:<br />

dal miocardio.<br />

dal rene<br />

dai globuli rossi 1 .<br />

Questa distribuzione rende molto difficile il riconoscimento specifico del danno.<br />

Le diverse isoforme sono <strong>DI</strong>FFERENZIABILI SULLA BASE DEL PROFILO<br />

1 L'LDH risulta utile in caso di EMOLISI INTRAVASCOLARE: l'aumento della LDH è un ottimo marker per fare<br />

diagnosi differenziale per esempio con un ITTERO.<br />

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