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Revista Haemus nr. 30-32 - Libraria pentru toti

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testi principali di riferimento, quando venne pubblicata la collezione “Les<br />

trésors spirituels de l’humanité” dalle Edizioni “Planète”, la quale,<br />

purtroppo, dovette chiudere prima di terminare il suo programma. Sono stati<br />

pubblicati però anche alcuni testi relativi alla religione degli antichi greci e<br />

romani.<br />

Ciò che auspico possa cambiare nei rapporti tra le religioni è che si abbia un<br />

rispetto degli uni per gli altri, come lo manifestano gli incontri mondiali<br />

come quelli di Assisi, Tokyo, Mosca, ecc... Non si tratta di “pregare<br />

insieme”, poiché chi o ciò con il quale siamo “ri-legati” nella preghiera non<br />

ha lo stesso “viso” per un cristiano o per un buddista. Ma possiamo trovarci<br />

assieme per esprimere un mutuo rispetto ed affetto, per stimolarci a vivere i<br />

nostri valori spirituali, poiché tutti mirano al bene della persona. Forse,<br />

intensificando il ritmo e arricchendo il contenuto di tali incontri, potremmo<br />

apprezzarci di più mutualmente. Poi, non dimentichiamo ciò che si fa in<br />

molti Paesi occidentali nel campo dell’educazione, con un “corso sulle<br />

religioni”, per presentare agli alunni di 12-15 anni la storia e il contenuto<br />

fondamentale delle grandi religioni del mondo. Questo mi pare tanto più<br />

necessario che la “planetarizzazione” o “globalizzazione” della società, con<br />

l’immigrazione, con la diffusione planetaria dei mass-media (TV ed Internet<br />

soprattutto) ci rende sempre più vicini gli uni dagli altri.<br />

<strong>Revista</strong> <strong>Haemus</strong>: Che sa Vostra Eccellenza nei riguardi dell’Albania e del<br />

Kosova? Il Papa Giovanni Paolo II ha visitato l’Albania all’inizio degli<br />

anni novanta del secolo scorso, mentre per quanto concerne il Kosova, ha<br />

detto che esso „ è la nostra ferita e la nostra speranza”. Senza dubbio<br />

Vostra eccellenza conosce le sofferenze subite dal clero cattolico albanese.<br />

Il cardinale Mikel Koliqi, i preti Anton Harapi, Vinçenc Prenushi,<br />

Bernardin Palaj, Simon Jubani e molti altri servitori di Dio, nati nello<br />

spazio albanese, hanno sopportato torture e diffamazioni inimmaginabili…<br />

Tuttavia, sebbene l’Albania, geograficamente, si trova, per esempio, molto<br />

vicino alla Romania, è rimasta assai poco conosciuta …<br />

Monsignor Jean-Claude Périsset: Il mio primo ricordo dell’Albania risale<br />

alla mia gioventù, quando si seppe che Enver Hojja aveva non solo<br />

dichiarato fuori legge tutte le religioni, ma anche dichiarato che l’Albania<br />

era uno stato a-teo, senza Dio. A me, questo pareva come se questo Paese si<br />

fosse escluso dalla società, ciò che appariva in parte vero, perché era molto<br />

difficile visitarlo. Poi seppi che il primo Paese ad avere rapporti aerei con<br />

l’Albania era la Svizzera (senza dubbio per motivi economici). Del Kosova<br />

non sapevo nulla fino allo smantellamento della Jugoslavia, nel 1991,<br />

quando si parlava di questa provincia autonoma, considerata dai serbi la<br />

culla della loro cultura e storia. Giacché quando ero ufficiale presso la<br />

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