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Revista Haemus nr. 30-32 - Libraria pentru toti

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Monsignor Jean-Claude Périsset: Il ritmo di vita di un Nunzio Apostolico<br />

dipende in gran parte del Paese nel quale egli si trova e dei costumi locali.<br />

Per quanto mi riguarda qui a Bucarest, comincio la mia giornata alle ore<br />

06.00. Poi, quando celebro la Santa Messa alle ore 07.<strong>30</strong> per la Comunità<br />

della Nunziatura, ho già pregato parte dell’Ufficio divino che ogni<br />

Sacerdote cattolico deve pregare ogni giorno. Subito dopo la prima<br />

colazione e la presenza in ufficio dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Il primo<br />

“lavoro” consiste nella lettura della stampa nazionale ed internazionale,<br />

poiché un diplomatico deve tenersi informato di quanto succede nel Paese e<br />

nel mondo. Durante la mattinata, a partire delle ore 11.00 vi sono spesso<br />

visite di ogni tipo: Sacerdoti, Religiose, Laici – anche ortodossi – per<br />

diversi affari religiosi o culturali; come pure Diplomatici, in visita al<br />

Decano del Corpo Diplomatico, poiché nel 1997 il Governo rumeno ha<br />

concesso il privilegio del decanato al Rappresentante del Papa, come era<br />

tradizione sotto la monarchia. Il pranzo alle ore 13.00, seguito da un<br />

momento di riposo. Dopo di che apro ciò che chiamo “la boîte à surprises”<br />

cioè l’Internet con il corriere elettronico arrivato. Verso le ore 16.00 scendo<br />

in ufficio per vedere le cose forse ancora arrivate per posta o per telefono, e<br />

se non v’è nulla di urgente, faccio un’ora di musica al pianoforte (poiché la<br />

nunziatura di Bucarest gode il privilegio di un vecchio ed ottimo pianoforte<br />

“Steinway”, per cui mi sono rimesso a fare musica dopo 35 anni). Dopo<br />

segue un tempo di lettura, o qualche ricevimento in città, in particolare per<br />

le Feste nazionali nelle Ambasciate residenti a Bucarest. La cena alle ore<br />

19.<strong>30</strong>, seguita da un momento alla televisione per le notizie del giorno; e<br />

poi un lungo tempo di preghiera in cappella. Lettura di giornali ed<br />

estinzione della luce verso le ore 22.00. Dunque, giornate di preghiera, di<br />

lavoro, di formazione culturale, di incontri, senza nulla di particolare.<br />

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