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Revista Haemus nr. 30-32 - Libraria pentru toti

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<strong>Revista</strong> <strong>Haemus</strong>: Il Papa Giovanni Paolo II è stato considerato un papa<br />

modernissimo, che non ha rifiutato di collaborare con i mass-media.<br />

Essendo poeta e raffinato pensatore, il Santo Padre ha insistito sulla<br />

necessità di far incontrare tra loro i massimi rappresentanti delle grandi<br />

religioni del mondo ed ha organizzato alcuni incontri ecumenici<br />

memorabili.<br />

Monsignor Jean-Claude Périsset: Come ho già menzionato prima in<br />

merito alle grandi religioni, credo che bisogna distinguere bene tra<br />

“ecumenismo”, cioè dialogo tra le confessioni cristiane, e “dialogo interreligioso”<br />

che riguarda i rapporti con le altre religioni. Nel promuovere tale<br />

dialogo tra tutti i credenti e dunque tra le religioni, Papa Giovanni Paolo II<br />

metteva in atto ciò che il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha proposto in<br />

due documenti importanti, cioè per il dialogo tra i cristiani il Decreto<br />

“Unitatis redintegratio” sul dialogo ecumenico e la Dichiarazione “Nostra<br />

aetate” per quello con le altre religioni: ebraismo, islam, buddismo,<br />

animismo, ecc...<br />

Incontrarsi è il primo passo del dialogo, perché se sono utili letture dei testi<br />

importanti di ciascuna religione – come potevo fare io nel leggere i<br />

“Trésors spirituels de l’humanité” è molto più proficuo conoscere chi vive<br />

di tale tradizione religiosa, per apprezzarne il valore religioso, la forza di<br />

convinzione, i frutti concreti di tale religione per la vita quotidiana. I Padri<br />

della Chiesa, come S. Agostino (354-4<strong>30</strong>) parlavano delle “anime<br />

naturalmente cristiane”, le quali facevano tesoro dei cosiddetti “semi del<br />

Verbo” – cioè di valori che in fine, secondo la nostra fede, risalgano a<br />

Cristo, Dio in mezzo a noi - nel seguire la loro coscienza secondo i dettami<br />

della propria religione.<br />

Tali incontri tra fedeli di religioni diverse non portano però al sincretismo,<br />

che vorrebbe fare una specie di “brodo spirituale” di quanto piace in<br />

ciascuna di esse, ma permette di sottolineare i punti di convergenza su<br />

questioni importanti per tutta la società, come il rispetto dell’altro, la<br />

solidarietà, l’impegno per la pace, l’aiuto ai più bisognosi, ecc...<br />

<strong>Revista</strong> <strong>Haemus</strong>: Sempre sotto il mandato del Papa Giovanni Paolo II, è<br />

stata beatificata la celebre donna albanese Gonxhe Bojaxhiu, conosciuta<br />

sopratutto come Madre Teresa di Calcutta. Nell’ambito della stampa,<br />

hanno avuto luogo numerosi dibattiti legati all’origine etnica di Madre<br />

Teresa, benché i dati siano indiscutibili.<br />

Monsignor Jean-Claude Périsset: Non credo che i dibattiti della stampa<br />

sull’origine etnica di Madre Teresa di Calcutta possano cambiare la realtà<br />

storica della sua origine. Per noi della Chiesa cattolica, importa soprattutto<br />

che essa sia stata scelta da Dio per una missione di carità che manifesta<br />

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