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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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104<br />

<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

Il medesimo complimento, mutate le cose da mutarsi, farete anche per<br />

parte di madama la gran duchessa nostra et con il signor vice re et con la<br />

signora vice reg<strong>in</strong>a, ma molto più diffusamente con la signora vice reg<strong>in</strong>a;<br />

et se per sorte haveste a presentare le lettere alle eccellenze loro, ve ne mandiamo<br />

le copie perché vi sia noto il lor tenore, et tanto meglio sappiate et<br />

possiate conformarvi con esso.<br />

Con il frate, che è fratello, sì come habbiamo detto, del signor conte di<br />

Lemmos, se egli sia quivi <strong>in</strong> galera con li signori conte et contessa, doppo<br />

che haverete complito con l’eccellenze loro vi gl’accosterete, dicendogli che<br />

sapendo che è fratello del signor vice re, che tenete espressa commessione da<br />

noi di far anche offi tio seco con ogni più <strong>in</strong>timo affetto, et che abbracciando<br />

anche la / c. 251v / sua persona una buona parte di quelle considerationi et<br />

legami che corrono fra il signor vice re et noi, che noi ci c reputiamo tenuti<br />

a fare ogni gratifi catione et servitio anche a sua paternità reverendissima,<br />

et che però ce li offeriamo di tutto cuore, sì come anche <strong>in</strong> terra le direte<br />

da vantaggio con più commodità; et potrete poi riparlare seco et dargli la<br />

lettera doppo trattato con messer Augusto Titio, et fare con esso lui tutti<br />

quei più effi caci et amorevoli offi tii che bast<strong>in</strong>o a lasciarlo sodisfatto et a<br />

rendercelo benevolo.<br />

Sì come ancora non pretermetterete sorte alcuna di offitio et di efficace<br />

dimostranza con li signori conti et contessa per assicurargli <strong>in</strong> tutti i conti,<br />

oltre alla nostra devotione verso il re, dell’ardente desiderio che habbiamo<br />

di sodisfare loro, di havere la loro benevolenza et rendergli certificati della<br />

nostra verso di loro; et desiderando ancora che sieno honorati et ben serviti,<br />

terrete l’occhio che ciò segua con ogni più amorevole honorevolezza et con<br />

ogni miglior maniera. Et il signor Dio vi conservi et vi contenti. Data <strong>in</strong><br />

Firenze.<br />

c Segue «teniamo» cancellato.

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