Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
il re di Spagna sarebbe sempre lo stesso monarca anche quando li uscissero
di mano i porti di Toscana.
2°: Che si può sua eccellenza ricordare quanto habbia sua altezza sollecitato
il provedimento de’ medesimi porti et la venuta delle galere di Napoli,
dal che si può argomentare quanto havesse fi ssa nell’animo la conservazione
di essi et quanta ancora sarebbe stata la sua prontezza mentre l’opposizione
nella quale havesse dovuto concorrere contro i franzesi fosse stata con l’intervento
cumulativo et proprio delle forze almeno del regno di Napoli.
3°: Che si possono sapere le diligenze fattesi a Roma per sollecitare le
prevenzioni di Napoli anche per mezzo del papa 3 , per tastare il polso a sua
santità per quanto poteva aspettarsi alla / c. 328r. / proprietà sua, et rammemorare
quelle che si a usorono parimente per ottenere la permissione del
passo per la cavalleria di Napoli et le diffi cultà che si fraposero.
4° Che non è mai stato comunicato né preposto bisogno alcuno per
detti porti, ma domandatoseli solamente assistenza di genti per opporsi
allo sbarco, con carta de’ 9 di maggio di don Carlo della Gatta 4 , allora
appunto che i franzesi erano con le forze loro sopra l’altezza serenissima, in
che si può notare che si chiedeva quel che sua altezza non haveva modo né
obbligo di concedere per operare in campagna, et che si haveva diffi denza
dell’altezza sua, non domandandosi assistenza per introdursi nelle piazze.
Et ciascuno può sapere che in quel tempo haveva sua altezza fatto i suoi
preparamenti ai confi ni verso il golfo della Spezie, donde minacciavano
i franzesi di attaccarla, et pareva anche verisimile, avvenga che doppo il
provedimento de’ porti si poteva credere che haverebbero i franzesi lasciato
di portarsi contro di essi; et era l’altezza serenissima anche confermata in
queste opinioni dall’asseverarsi dai ministri di Spagna che sono in Genova
et da tutti / c. 328v / gli avvisi di quelle et di altre parti, che l’attacco de’
franzesi soprastava a sua altezza.
5°: Che pertanto non stima l’altezza serenissima di havere contravvenuto
a quanto si fosse dovuto da lei, perché sola non era obbligata et anche sola
non haveva modo di riparare, et la rottura di sua altezza con Francia et i
proprii scomponimenti, anzi che suffragare utile veruno alla Spagna, le haverebbero
aggiunto carico et peso fra tanti altri suoi impegni, giaché non
revoca l’altezza serenissima in dubbio che il sollievo suo si sarebbe voluto
fare da quella corona causa propria.
a «quelle» corretto dall’altra mano nell’interlineo su «quel che» a testo cancellato; «che si»
aggiunto nel margine sinistro all’altezza del rigo.