Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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516 Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648) 11 t1 autorità nelle nostre occorrenze. Sopra tutto col signor Federigo Enriques si estenderà vostra signoria in certifi carlou1 quanto corrispondiamo al suo affetto et quanto stimiamo la sua persona et valorev1 . Con i cavalieri che w1 fossero a visitarla, o in alcuna maniera le facessero cortesia, si conterrà ella così circa il restituir visite come intorno a dar titoli et fare altri trattamenti nella maniera appunto che parrà al nostro residente, et con il parere del medesimox1 si conterrà ancora generalemente in tutte le altre cose, ancorché non additate da noi in questa instruzione. Et nostro signore accompagni et riconduca vostra signoria con salute. t1 Segue «vi» cancellato. u1 Corretto nell’interlineo su «attestarli» a testo cancellato. v1 Corretto nell’interlineo su «meriti» a testo cancellato. w1 Segue «ve-» cancellato. x1 Segue «vi con-» cancellato.
73. A Ferdinando Cospi 517 1 Ferdinando Cospi (1606-1686) nacque a Bologna da Vincenzo e Costanza de Medici, pronipote del cardinale Alessandro Ottaviano de Medici. Il padre, a causa di alcuni guai con la giustizia, dovette riparare a Firenze dove il figlio a otto anni divenne paggio del granduca Cosimo II. Nel 1616 entrò nell’ordine dei cavaliere di S. Stefano e fu nominato paggio del gran maestro, cioè del granduca, il quale dispose che fosse educato con i suoi figli. Nel 1624, alla morte del padre, tornò a Bologna, dove fu per molti anni rappresentante ed agente del granduca di Toscana, curandone gli interessi politici, commerciali e culturali, e in particolare i rapporti con gli artisti della città. Nel 1641 fu nominato balì di Arezzo. Nel 1643 scortò a Roma il neo cardinale Giovan Carlo de Medici. Fu quindi inviato a Milano nel 1646 ad ossequiare Bernardino Fernández de Velasco, nuovo governatore. Due anni dopo ottenne il titolo di marchese di Petriolo. Estintosi il ramo senatorio della famiglia, nel 1650 diventò senatore bolognese. Nel 1652 ricoprì per un bimestre la carica di gonfaloniere di Bologna, carica che ricoprì ancora nel 1658, 1665 e 1672. Nel 1659 fu inviato a Modena dal granduca per condolersi della morte del duca Francesco I. Nel 1637 aveva sposato Smeralda di Annibale Banzi, F. Petrucci, in DBI, vol. 30, Roma 1984, pp. 81-82. 2 Bernardino Fernández de Velasco conestabile di Castiglia, settimo duca di Frias, conte di Haro e Castelnovo fu eletto governatore di Milano nel settembre 1645, al posto del marchese di Velada tornato in Spagna. Entrò a Milano nel febbraio 1646. Ammalatosi poco dopo l’arrivo, fu governatore ad interim dal settembre 1647 al febbraio 1648 suo figlio Iñigo Melchor, che alla morte gli succedette nei titoli. Sposò Isabel de Guzmán. Morì nel 1652; Arese, Le supreme, p. 131; Barrios, El consejo, pp. 388-389. 3 Alfonso IV d’Este (1634-1662), figlio di Francesco I d’Este duca di Modena e di Maria Farnese, figlia di Odoardo duca di Parma. Sposò nel 1655 Laura, nipote del cardinale Mazzarino, dalla quale ebbe due figli, Francesco e Maria. Quest’ultima divenne poi regina d’Inghilterra. Nel 1657 partecipò con lo zio Borso e il padre all’assedio di Alessandria. Nel 1658, alla morte del padre, divenne duca di Modena e ricevette da Luigi XIV la patente di generalissimo delle armi francesi in Italia e la facoltà di concludere la lega con Venezia. Nel 1659 rinunciò alla carica per ottenere l’investitura di Correggio e una cospicua rendita annua derivante dall’eredità dell’ava Isabella di Savoia. Malato di gotta, ebbe spirito poco bellicoso, R. Quazza, in DBI, vol. 2, Roma 1960, p. 342. 4 Margherita Aldobrandini (1586-1646), figlia di Gianfrancesco e di Olimpia Aldobrandini e nipote di papa Clemente VIII. Nel 1599 sposò Ranuccio I Farnese. Dal 1626, anno della morte del cognato Francesco, al 1628 resse il ducato per conto del figlio minorenne Ranuccio, nato nel 1612, Nasalli Rocca, I Farnese, pp. 138, 159-160. 5 Francesco Maria Farnese (1619-1647), figlio di Ranuccio I Farnese e di Margherita Aldobrandini. Nel settembre 1646, alla morte del fratello Odoardo I, fu nominato insieme a Margherita de Medici tutore di Ranuccio II e quindi reggente del ducato. Divenne cardinale diacono nel 1645 in occasione della pacificazione tra Odoardo I Farnese e Innocenzo X. La sua nomina scatenò l’ira del cardinale Mazzarino, che vide in essa un tentativo spagnolo di accattivarsi i Farnese in contrapposizione alla protezione che la Francia accordava ai Barberini. Durante la reggenza del ducato, Francesco cercò di mantenere una posizione di equidistanza tra la Francia e la Spagna e affidò al primo ministro di origine provenzale Iacopo Guafrido gran parte degli affari di governo. Minato da un male ignoto morì non ancora ventottenne, S. Andretta, in DBI, vol. 45, Roma 1995, pp. 90-91.
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31 Ad Ainolfo Bardi inviato a Milan
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38 A Ippolito Buondelmonti inviato
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39 Ad Andrea Cioli inviato a Milano
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40 A Giulio Medici inviato a Milano
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41 Ad Alessandro del Nero inviato a
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46 A Pietro de Medici inviato a Mil
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INDICE ONOMASTICO E TOPONOMASTICO A
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Allen, P.C.: 69n, 100n Allgemeine D
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Baglioni, Michelangelo, marchese, r
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Borghese, Marcantonio: 192n Borghes
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Carlo I Stuart, re d’Inghilterra:
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Cordoba, Juan: 132, 141n Cordova: 1
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Doria, Nicola: 571n Doria, Paolo: 3
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Fernandina, duca di: vedi Toledo, G
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Gonzaga, Prospero: 390n Gonzaga, Sc
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383, 387, 389n, 392, 396n, 406, 411
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Malaspina, Antonio Alberico II: 89n
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Medici, Giulio de: 140n Medici, Isa
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493, 494, 496, 497, 498, 501n, 508,
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Piccolomini, Emilio, inviato a Napo
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281n, 286n, 291n, 302, 310n, 311n,
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Siena, Stato di: IX, XXX, 2, 34, 22
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Ubaldini, Marcantonio: 501n Ubaldin
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Zuñiga (Zunica) y Velasco, Baltasa
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