Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
rete del pari, non ammettendo differenza che di qualche passo d’incontro
et d’accompagnatura, et in luogo terzo della mano, che nelle case loro si
deve però a voi.
I grandi non sogliono visitare, ma in ogni caso, senza guardare come vi
habbiano trattato, gli accompagnerete alla carrozza, lasciandogli partire
doppo havergli prima incontrati a proporzione.
Quando vassalli nostri, servitori del re di qualunque grado, comparissino alla
corte, tocca a loro di venire a baciarvi le mani, senza che habbiate a rivisitargli
né honorargli della mano, perché rappresenterete noi che siamo il lor principe
naturale, et per altro fate loro ogni cortesia. Et questo quanto a’ complimenti.
Negozii poi sono o ordinarii o estraordinarii, o propri nostri o d’altri. Gli
ordinarii hanno conformità con la nostra devozione verso il servizio del re et
relazione ai nostri obblighi con la corona, ai quali sodisfaremo sempre con
quella prontezza che ne ha fi no a hora veduta sua maestà et il mondo: né la
nostra volontà potrà mai riceverne augumento che a misura della stima che
mostrerà di farne la maestà sua.
Di estraordinarii vegliano oggi quelli della pensione per il signor principe
cardinale nostro zio, del generalato del mare per il signor principe Giovan
Carlo nostro fratello, et di questo haverete particolare instruzzione.
De’ crediti et affari di hazienda troverete in Spagna tutte le scritture, oltre
ai lumi che già ne haverete presi qui dal depositario generale et ne riceverete
sul luogo dal senatore Mazzei 4 , per essequire quel che di mano in mano vi
somministreranno per lettere et in voce, et vi ordinerà anche il nostro primo
segretario di stato 5 . Et sicome il Mazzei non ha da ingerirsi nelle cose
politiche attenenti all’ambasciatore, così voi non havete a parlare di quello
che ha egli in commessione, se non in caso che da lui medesimo ne siate richiesto:
convenendo bene che passi fra l’uno et l’altro di voi ogni confi dente
intelligenza, come lo vuole il servizio nostro et per ogni ragione.
Et / c. 72v / in questi et in tutti gli altri negozii et interessi nostri sicome
sappiamo che non haverete bisogno di stimolo et userete nondimeno la
modestia che conviene, così procederete destramente secondo la disposizione
di sua maestà et dei ministri nelle cose d’altri, non essendo giusto che
per amici et servitori si chiegga quel che non possa ottenersi, né impegnare
troppo noi stessi et le nostre benemerenze.
Con i ministri de’ principi tenete buona corrispondenza, più o meno
confi dente secondo che giudicherete, ma salvate con tutti l’apparenza et la
nostra dignità.
Scriveteci spesso et a lungo; usate la cifra, il negozio distinto dall’avviso,
in tutte le cose la puntualità, et per il ricapito de’ vostri dispacci valetevi di