Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

68. A Emilio Piccolomini 477
contenti q del ringratiamento che haveremmo potuto farne con lettere et col
mezzo ancora del marchese di Morcone, haviamo resoluto di mandare di
qua r persona espressa a sodisfare a questo offi tio, havendo però eletto voi,
cavalier Emilio Piccolomini, fra i nostri gentilhuomini della camera, considerata
la vostra habilità et le altre vostre parti, che vi rendono atto, come
sete pronto, a questa et anche m maggiori occorrenze del nostro servitio.
Vi metterete però in viaggio quanto più presto sia possibile per s esseguire
questa nostra commessione, et andrete in forma di posta per non
caricarvi di troppa accompagnatura, bastando che carichiate due gentilhuomini
di camerata, uno che vi serva alla camera et quanti staffi eri vi
parranno suffi cienti t .
Et dovendo passar per Roma ve ne andrete a smontare a casa nostra, dove
risiede il nostro ambasciatore 7 , il / quale vi riceverà et farà servire, benché
non habbiate a fermarvici più che la u hora del vostro arrivo, nella quale visitarete
a nome nostro il signor cardinale Aldobrandini 8 solo, ma di notte,
acciò non siate visto da altri, et la mattina seguente partirete.
Per detto signor cardinale vi diamo lettera credenziale, et in virtù di essa
farete ampla fede a sua eminenza del nostro singolare affetto et della grande
stima che facciamo del suo, et della prontissima disposizione che haveremo
sempre di servirlo in tutte le occasioni, come lo richieggono gli interessi
che passano fra noi, dandoli anche conto di quel che andate a fare a Napoli,
sebene lo troverete informato d’ogni cosa come ne è l’ambasciatore nostro, al
quale havete ad ogni modo ad accennare la causa della vostra missione.
Al vostro arrivo in Roma troverete il signor cardinale sudetto, tornatovi
da Napoli da poco; et perché, essendo egli zio della signora vice regina 9 , ha
stimato anche servitio privato di questa et di quella casa, et della sua medesima
propria, che si stringa buona et confi dente amicitia fra noi et il viceré,
oltre al profi tto che ne possono ricevere le cose publiche et soprattutto il
servizio del re al quale siamo infi nitamente obligati, noi non dubitiamo che
sua eccellenza non habbia havuto gran parte nella sudetta dichiaratione fatta
dal viceré col nunzio, et vogliamo però che ne ringratiate per parte nostra
l’eminenza sua, assicurandolo d’un particolare augumento d’obligo / che le
doviamo per tal conto; et potrete poi supplicar sua eminenza, come da noi,
q Segue «ringratiare sua eccellenza per lettere» cancellato.
r «di qua» aggiunto nell’interlineo.
s Segue «andare a» cancellato.
t Segue «et un cor-» cancellato.
u Segue parola cancellata e illeggibile.