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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Giulio di Ercole Riario (1572-1608) marchese di Castiglione d’Orcia, appartenente ad<br />

una famiglia patrizia orig<strong>in</strong>aria di Bologna. Nel 1589 entrò nell’ord<strong>in</strong>e di S. Stefano e<br />

nel 1592 fu nom<strong>in</strong>ato cavallerizzo maggiore del granduca. Nel 1591 il granduca gli affidò<br />

l’<strong>in</strong>carico di recarsi a Parma a complimentarsi con Odoardo Farnese per l’assunzione al<br />

card<strong>in</strong>alato e nel 1605 lo <strong>in</strong>viò <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, come attesta l’istruzione qui riportata, per complimentare<br />

il sovrano della nascita del pr<strong>in</strong>cipe Filippo, Di Crollanza, Dizionario, vol.<br />

II, p. 414; Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, pp. 41, 112, 158; Cas<strong>in</strong>i, I cavalieri degli Stati<br />

italiani, vol. I, p. 260.<br />

2 Si tratta del futuro Filippo IV re di <strong>Spagna</strong>, nato l’8 aprile del 1605. Nel 1615 sposò Elisabetta<br />

di Borbone, figlia del defunto Enrico IV di Francia. Salì al trono il 31 marzo del<br />

1621. Morì a Madrid il 17 settembre 1665.<br />

3 Sallustio di Antonio Tarugi, membro di una famiglia orig<strong>in</strong>aria di Ragusa trasferitasi a<br />

Montepulciano nel XIV secolo. Fattosi ecclesiastico si trasferì a Roma dove fu referendario<br />

di entrambe le segnature, segretario dei vescovi regolari, commendatore di S. Spirito<br />

<strong>in</strong> Sassia, riformatore e visitatore apostolico di Clemente VIII. Nel 1600 rifiutò questa carica<br />

perché mal sopportava il card<strong>in</strong>ale Pietro Aldobrand<strong>in</strong>i e chiese di lasciare Roma. Fu<br />

qu<strong>in</strong>di nom<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> quell’anno vescovo di Montepulciano e poi nel 1607 arcivescovo di<br />

Pisa. Ferd<strong>in</strong>ando I, apprezzando le sue qualità di politico e diplomatico, lo <strong>in</strong>viò a Madrid<br />

come residente granducale dal 1604 al 1609. Tornato da Madrid dimorò a Roma f<strong>in</strong>o al<br />

1612. Morì a Montepulciano nel 1613, mentre era <strong>in</strong> proc<strong>in</strong>to di divenire card<strong>in</strong>ale, Del<br />

Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 165; HC, vol. IV, pp. 248, 280; SSFCT, Tarugi, vol. III, p. 9;<br />

Zucchelli, Cronotassi, pp. 207-209.<br />

4 Ferd<strong>in</strong>ando d’Austria (1578-1637), figlio dell’arciduca d’Austria Carlo d’Asburgo e della<br />

pr<strong>in</strong>cipessa Maria di Baviera. Nato a Gratz, divenne re di Ungheria nel 1617 e di Boemia<br />

nel 1618. Alla morte del cug<strong>in</strong>o Mattia (1619) venne eletto imperatore col nome di Ferd<strong>in</strong>ando<br />

II. Sua sorella Margherita sposò Filippo III e partorì l’erede al trono, Filippo IV. Nel<br />

1600 Sposò Marianna di Baviera e nel 1622, <strong>in</strong> seconde nozze, Eleonora Gonzaga, sorella<br />

di Ferd<strong>in</strong>ando Gonzaga. Alla sua morte, gli successe il figlio Ferd<strong>in</strong>ando III (1608-1657),<br />

nato dal matrimonio con Marianna di Baviera.<br />

5 Diego Mardones, domenicano, già confessore del duca di Lerma, fu confessore di Filippo<br />

III dal 1604 al 1606. Nel 1606 divenne vescovo di Cordova, una nom<strong>in</strong>a che pare avesse<br />

voluto lo stesso duca di Lerma che, entrato <strong>in</strong> conflitto col frate, volle allontanarlo da corte,<br />

García García, El confesor, p. 166; Pérez Bustamante, La España, pp. 142-143.<br />

6 Riccardo Haller (1551-1612), teologo gesuita di orig<strong>in</strong>e bavarese, già rettore delle università<br />

di Dill<strong>in</strong>gen, Ingolstadt e Graz. Il duca di Lerma cercò di imporre alla reg<strong>in</strong>a Margherita<br />

come confessore un uomo di sua fiducia, frate Mateo de Burgos, ma la reg<strong>in</strong>a si<br />

oppose con la scusa di non conoscere la l<strong>in</strong>gua castigliana e riuscì a mantenere il suo vecchio<br />

confessore Haller. Ella fu la prima reg<strong>in</strong>a spagnola che non ebbe come confessore un<br />

francescano, Veronelli, Labrador Arroyo, Diario, pp. 35-36; Pérez Bustamante, La<br />

España, pp. 87, 119, 221; Neue Deutsche, vol. 7, p. 558.<br />

7 Domenico G<strong>in</strong>nasi.<br />

8 Paolo V (1552-1621), ovvero Camillo Borghese, figlio di Marcantonio e Flam<strong>in</strong>ia Astalli.<br />

Di nobile famiglia senese trasferitasi nel 1537 a Roma, dove il padre divenne celebre giurista<br />

e decano degli avvocati concistoriali, godendo del favore papale per più di tre decenni.<br />

Camillo, dottore <strong>in</strong> utroque iure, divenne prete nel 1577 e seguì qu<strong>in</strong>di il normale “cursus<br />

honorum” della carriera ecclesiastica. Nel 1591 fu nom<strong>in</strong>ato auditore della camera e nel

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