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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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75. A Giovan Battista Gori Pannil<strong>in</strong>i 547<br />

1 Giovanni Battista di Niccolò Gori Pannil<strong>in</strong>i nacque a Siena nei primi anni del ‘600. Dottore<br />

<strong>in</strong> utroque iure, fu referendario dell’una e dell’altra segnatura. Nel 1625 fu nom<strong>in</strong>ato<br />

da Urbano VIII vicelegato a Bologna. Divenne poi <strong>in</strong>quisitore di Malta e nel marzo 1649<br />

vescovo di Grosseto. Dal 1647 al 1648 fu residente granducale <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>. Morì <strong>in</strong>torno al<br />

1664, Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 143; HC, vol. IV, p. 198; ESNI, vol. 3, p. 523.<br />

2 L’abate Mario Baldacch<strong>in</strong>i, orig<strong>in</strong>ario di Cortona, fu chiamato alla corte granducale da<br />

Andrea Cioli. Dal 1640 al 1648 fu segretario di legazione <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> coi residenti Pucci e<br />

Gori. Alla morte di Persio Falconc<strong>in</strong>i (1666) fu nom<strong>in</strong>ato segretario dello studio di Pisa,<br />

delle possessioni, della pratica segreta di Pistoia, dello stato di Siena e degli affari di Scansano,<br />

cariche che Cosimo III gli confermò l’8 giugno 1670. Morì nell’ottobre di quello stesso<br />

anno, Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 129; Pans<strong>in</strong>i, Le segreterie, p. XLII.<br />

3 Luis Menéndez de Haro (1596-1661), figlio di Diego e di Francisca de Guzmán, sorella del<br />

conte-duca Olivares. Alla morte di quest’ultimo (1645), cercò di impedire che il figlio bastardo<br />

dell’Olivares fosse riconosciuto come legittimo, così da ereditare i titoli e i beni dello zio.<br />

Nel 1648 ereditò il titolo di marchese del Carpio. Uomo “gris y mediocre, de una capacidad<br />

muy <strong>in</strong>ferior a la de su tio”, fu valido di Filippo IV. Sposò Beatriz de Sotomar y Haro, Diccionario,<br />

vol. I, p. 1329; Barrios, El consejo, p. 367; Elliott, Il miraggio, ad <strong>in</strong>dicem.<br />

4 Pedro Coloma, figlio di Pedro che fu segretario degli ord<strong>in</strong>i e discendente di Juan Coloma,<br />

famoso segretario di Fernando Il Cattolico. Dal 1621 fu segretario di stato di Filippo<br />

IV, <strong>in</strong> particolare gli venne assegnata la segreteria del norte. Gli fu affidata anche la segreteria<br />

di guerra de la parte de la mar e, <strong>agli</strong> <strong>in</strong>izi degli anni Quaranta, quella della junta de<br />

armadas. Morì <strong>in</strong>torno alla metà del secolo, Escudero, Los secretarios, vol. I, pp. 654-655;<br />

vol. II, p. 386; Baltar Rodríguez, Las Juntas, pp. 355, 401, 693.<br />

5 Giulio Rospigliosi (1600-1669), futuro papa Clemente IX. Figlio di Girolamo e Maria Cater<strong>in</strong>a<br />

Rospigliosi, nacque a Pistoia. Tra il 1609 e il 1610 ricevette la tonsura e i primi due<br />

ord<strong>in</strong>i m<strong>in</strong>ori e nel 1614 partì alla volta di Roma, dove fu educato dai padri gesuiti. Intorno<br />

al 1618-19 si addottorò a Pisa <strong>in</strong> teologia e diritto. Tornato a Roma, entrò nella cerchia<br />

dei Barber<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> quella del card<strong>in</strong>ale Antonio. Alla corte dei Barber<strong>in</strong>i rimase<br />

vent’anni, dal 1624 al 1644. Nel 1631 fu nom<strong>in</strong>ato alla segreteria dei riti e nel 1632 divenne<br />

referendario dell’una e dell’altra segnatura. Nel 1635 fu nom<strong>in</strong>ato segretario dei brevi ai<br />

pr<strong>in</strong>cipi. Nel 1641 ebbe l’<strong>in</strong>carico di consultore canonista nella penitenzeria apostolica, nel<br />

1642 di vicario del capitolo di S. Maria Maggiore e nel 1643 di sigillatore della penitenzeria.<br />

Nel 1644 fu consacrato vescovo e subito dopo la nom<strong>in</strong>a partì per Madrid, dove era stato<br />

nom<strong>in</strong>ato nunzio. Tornò a Roma nel 1653, dopo un breve soggiorno <strong>in</strong> Toscana, e fu subito<br />

nom<strong>in</strong>ato governatore di Roma. Alessandro VII non appena salì al soglio pontificio lo nom<strong>in</strong>ò<br />

segretario di stato e nel 1657 lo elevò al card<strong>in</strong>alato. Il 20 giugno 1667 fu eletto papa, L.<br />

Osbat, R. Meloncelli, <strong>in</strong> Enciclopedia dei Papi, vol. III, pp. 348-360.<br />

6 Alvise Contar<strong>in</strong>i.<br />

7 Ottavio di Silvio Piccolom<strong>in</strong>i Pieri (1599-1656) duca di Amalfi fu uno dei più celebri<br />

generali della guerra dei Trent’anni. Nel 1620 vestì l’abito di cavaliere gerosolimitano e<br />

qu<strong>in</strong>di partecipò alle guerre d’Italia <strong>in</strong> favore della <strong>Spagna</strong>. Cosimo II di Toscana lo elesse<br />

capitano di reggimento e lo mandò <strong>in</strong> soccorso dell’imperatore Ferd<strong>in</strong>ando II. Partecipò<br />

poi alla batt<strong>agli</strong>a di Lützen (1633) e, tra le fila del duca di Lorena, a quella di Nordl<strong>in</strong>ghen<br />

(1634), dove morì suo nipote Silvio di Enea. Nel 1639 liberò Thionville assediata dal<br />

maresciallo di Chatillion. Nel 1643 passò al servizio del re di <strong>Spagna</strong>. Giunto a Saragozza<br />

nel dicembre di quell’anno fu <strong>in</strong>signito del Toson d’Oro e del grado di generale di <strong>Spagna</strong>,

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