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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Orso Pannocchieschi d’Elci del conte Ranieri nacque a Siena nel 1569. Nel 1587 fece<br />

parte del supremo magistrato della signoria di Siena, dal 1600 al 1602 fu camerlengo del<br />

Monte dei paschi e dogane, nel 1603 fu dei Venti di balìa. Ebbe <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>carichi diplomatici<br />

da Ferd<strong>in</strong>ando I e Cosimo II: fu residente presso la corte spagnola dal 1608 al 1618 e<br />

<strong>in</strong>viato a Roma nel 1620, 1621 e 1623. Alla morte di Cosimo II nel 1621 fece parte del<br />

“consiglio secreto” che assisteva Crist<strong>in</strong>a di Lorena e Maria Maddalena d’Austria, tutrici<br />

di Ferd<strong>in</strong>ando II. Il Pannocchieschi si stabilì a Firenze nel 1623 e fu nom<strong>in</strong>ato maestro di<br />

camera di Ferd<strong>in</strong>ando II. Nel 1629 fu <strong>in</strong>vestito dei feudi di Montepescali e di Monticiano.<br />

La sua brillante carriera politica <strong>in</strong>iziò grazie al sostegno di Belisario V<strong>in</strong>ta, di cui il Pannochieschi<br />

aveva sposato la figlia. Morì a Firenze nel 1637, Pans<strong>in</strong>i, Le segreterie, p. XXXVII;<br />

Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 156; Angiol<strong>in</strong>i, Pr<strong>in</strong>cipe, pp. 470-478.<br />

2 Maria Maddalena d’Austria (1589-1631), figlia di Carlo II arciduca d’Austria e di Maria<br />

di Baviera. Il 1° ottobre del 1608 sposò Cosimo II de Medici, dal quale ebbe c<strong>in</strong>que figli.<br />

Dopo la morte del marito nel 1621 resse il granducato <strong>in</strong> nome del figlio m<strong>in</strong>orenne Ferd<strong>in</strong>ando,<br />

assieme alla suocera, Crist<strong>in</strong>a di Lorena. Cosimo II lasciandola vedova le assegnò<br />

i governi di Colle con la sua podesteria e S. M<strong>in</strong>iato al Tedesco col suo vicariato, Galasso<br />

Calderara, La granduchessa; Litta, Famiglie, vol. III, tav. XV.<br />

3 Sallustio Tarugi.<br />

4 Juan Hurtado de Mendoza de la Vega y Luna sesto marchese di Mondéjar e sesto duca de<br />

Infantado, titolo quest’ultimo che acquisì nel 1594 sposando la cug<strong>in</strong>a Ana de Mendoza<br />

(1554-1633), figlia di Iñigo Lopez de Mendoza, già vedova di Rodrigo de Mendoza. Fu<br />

per lungo tempo al seguito del padre, Iñigo Lopez de Mendoza y Mendoza, quando questi<br />

venne nom<strong>in</strong>ato ambasciatore a Roma (1560-62), vicerè di Valenzia (1572-75) e vicerè di<br />

Napoli (1575-1579). Grande di <strong>Spagna</strong>, nel 1603 fu nom<strong>in</strong>ato gentiluomo di camera di<br />

Filippo III e consigliere di stato, carica che mantenne anche sotto Filippo IV. La sua ascesa<br />

politica fu favorita dal duca di Lerma (suocero della figliastra Luisa) e dal conte duca<br />

di Olivares che nel 1621 lo fece nom<strong>in</strong>are gran scudiere del re. L’anno successivo divenne<br />

maggiordomo maggiore di Filippo IV. Morì nel 1624, Diccionario, vol. II, pp. 286-287,<br />

475-477; Pérez Bustamante, La España, ad <strong>in</strong>dicem; Feros, K<strong>in</strong>gship, pp. 98, 243-245,<br />

249; Elliott, Il miraggio, vol. I, pp. 54, 58.<br />

5 Fernando Carrillo fu sovr<strong>in</strong>tendente della giustizia militare nelle Fiandre di Filippo III e<br />

nel 1599 venne <strong>in</strong>caricato dal re di seguire i negoziati di pace con l’Inghilterra. Nel 1609<br />

venne nom<strong>in</strong>ato presidente del consiglio delle F<strong>in</strong>anze e nel 1617 del consiglio delle Indie.<br />

Sposò Francisca Fajardo. Nel 1606 fu uno dei pr<strong>in</strong>cipali accusatori del segretario di stato<br />

Pedro de Franqueza conte di Villalonga e del m<strong>in</strong>istro delle f<strong>in</strong>anze Alonso Ramírez de<br />

Prado che vennero arrestati per corruzione, Elliott, Il miraggio, pp. 84, 521; Pérez Bustamante,<br />

La España, pp. 161, 195; Feros, K<strong>in</strong>gship, pp. 173-177, 220; Allen, Philip<br />

III, pp. 28, 83, 301.<br />

6 Domizio Peroni fu segretario di legazione <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> dal 1602 al 1609 con i residenti<br />

Conc<strong>in</strong>o, Alidosi e Tarugi, Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 156.<br />

7 Rodrigo Calderón (1570-1621), <strong>in</strong>fluente personaggio della corte di Filippo III, era figlio<br />

di don Francisco, un hidalgo castigliano poi divenuto commendatore maggiore di Aragona.<br />

Ultimati gli studi presso l’università di Valladolid, servì il vicecancelliere di Aragona e poi<br />

il duca di Lerma f<strong>in</strong>o al 1598, quando, grazie all’<strong>in</strong>tervento di quest’ultimo, don Rodrigo<br />

fece il suo <strong>in</strong>gresso a corte come segretario di camera. Il re lo nom<strong>in</strong>ò cavaliere dell’ord<strong>in</strong>e<br />

di Santiago, gli conferì la commenda di Ocaña e il contado di Oliva ed, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, lo nom<strong>in</strong>ò

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