22.06.2013 Views

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

230<br />

<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Matteo Botti (1570-1621) marchese di Campiglia. Secondo Franco Angiol<strong>in</strong>i, suo padre era<br />

Giovan Battista, il quale sposò Cater<strong>in</strong>a di Alamanno de Medici all’<strong>in</strong>domani del suo rientro<br />

dalla <strong>Spagna</strong>, dove aveva fatto ottimi affari, mentre il nonno Girolamo fu alto dignitario, ambasciatore<br />

granducale e dal 1565 cavaliere di S. Stefano. Per Cantagalli, autore della voce nel<br />

Dizionario Biografico degli Italiani, <strong>in</strong>vece, il padre di Matteo era un tal Simone che ottenne la<br />

cittad<strong>in</strong>anza fiorent<strong>in</strong>a nel 1550. Nel 1591 Matteo entrò nell’ord<strong>in</strong>e stefaniano. Nel 1602 fu<br />

nom<strong>in</strong>ato membro dei sedici capitolanti nel capitolo generale dei cavalieri. Dedito all’attività<br />

diplomatica f<strong>in</strong> dal 1587, quando venne <strong>in</strong>viato a Savona, fu <strong>in</strong> particolare dopo la nom<strong>in</strong>a a<br />

cavaliere che ricoprì <strong>in</strong>carichi di una certa rilevanza: nel 1592 fu <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> Polonia, nel 1598<br />

<strong>in</strong> Lorena e nei Paesi Bassi, qu<strong>in</strong>di a Roma nel 1601. Nel 1609 fu nom<strong>in</strong>ato ambasciatore<br />

straord<strong>in</strong>ario <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> per recare la notizia della morte del granduca Ferd<strong>in</strong>ando I ma, soprattutto,<br />

per confermare l’ossequio del granducato alla corona spagnola e fare <strong>in</strong> modo che<br />

Filippo III confermasse a Cosimo II il feudo di Siena. Poco prima di partire, Ferd<strong>in</strong>ando I lo<br />

aveva <strong>in</strong>vestito del feudo di Campiglia con il titolo di marchese e lo aveva nom<strong>in</strong>ato maggiordomo<br />

maggiore (carica che lascerà nel 1616). Nel 1610 fu nom<strong>in</strong>ato residente a Parigi, dove<br />

rimase f<strong>in</strong>o al 1614. Qui, <strong>in</strong>sieme a Orso d’Elci, allora a Madrid, fu artefice della mediazione<br />

tra Francia e <strong>Spagna</strong> voluta da Cosimo II che avrebbe portato alle nozze di Luigi XIII con<br />

Anna d’Asburgo e a quelle del futuro Filippo IV con Elisabetta Borbone, Angiol<strong>in</strong>i, I cavalieri,<br />

pp. 81-82; R. Cantagalli, <strong>in</strong> DBI, vol. 13, Roma 1972, pp. 447-450; Canestr<strong>in</strong>i,<br />

Desjard<strong>in</strong>s, Négociations, vol. V, pp. 9-10, 603-609.<br />

2 Il granduca Ferd<strong>in</strong>ando de Medici morì il 3 febbraio 1609.<br />

3 Giovanni Garzia Mill<strong>in</strong>i.<br />

4 Carlos (1607-1632), secondogenito di Filippo III e di Margherita d’Austria.<br />

5 Sorelle del pr<strong>in</strong>cipe Filippo erano: Ana Mauricia (1601-1666), Maria (1606-1646) e<br />

Margarita Francisca (1610-1617). Un’altra sorella, Maria, era morta a due mesi nel 1603,<br />

Pérez Bustamante, La España, p. 129, nota 10.<br />

6 Cristobal Sandoval y Rojas duca di Cea, duca di Uceda dal 1610, primogenito di Francisco Gómez<br />

de Sandoval y Rojas duca di Lerma e di Catal<strong>in</strong>a de la Cerda figlia del duca di Med<strong>in</strong>aceli.<br />

Fu cavaliere dell’ord<strong>in</strong>e di Santiago, alcaide della Alhambra di Granada, cavaliere maggiore di<br />

Filippo III e consigliere di stato. Sposò Maria Ana de Padilla Acuña y Manrique. Nel 1618 ordì<br />

la congiura che mise f<strong>in</strong>e al potere del padre, di cui prese qu<strong>in</strong>di il posto. Alla morte di Filippo<br />

III, cadde <strong>in</strong> disgrazia e venne <strong>in</strong>carcerato. Filippo IV lo riabilitò e lo nom<strong>in</strong>ò vicerè di Catalogna<br />

ma, poco dopo, venne nuovamente colpito da gravi accuse e arrestato. Morì nel carcere di<br />

Alcalá nel 1624, Diccionario, vol. II, p. 1323; Pérez Bustamante, La España, ad <strong>in</strong>dicem.<br />

7 Paolo V.<br />

8 Esteban de Ibarra apparteneva ad una famiglia che tra ‘500 e ‘600 fu al servizio della corona<br />

di <strong>Spagna</strong>. I fratelli Francisco e Pedro furono rispettivamente consigliere di guerra e comandante<br />

dell’esercito imperiale <strong>in</strong> Piemonte e Lombardia. Esteban <strong>in</strong>iziò la sua carriera politica<br />

come segretario di don Fradique duca di Alba, e con questi si recò nelle Fiandre e <strong>in</strong> Portogallo.<br />

Fu qu<strong>in</strong>di nom<strong>in</strong>ato segretario del re nell’agosto del 1591 e pochi giorni dopo segretario<br />

del consiglio di guerra. Nel 1593 fu <strong>in</strong>viato nelle Fiandre come sovr<strong>in</strong>tendente delle f<strong>in</strong>anze.<br />

Nel 1595 fu nom<strong>in</strong>ato asesor nel consiglio delle f<strong>in</strong>anze e nel novembre del 1596 segretario<br />

dello stesso consiglio. In quell’anno fu nom<strong>in</strong>ato anche provveditore e commissario generale.<br />

Nel 1600 divenne segretario unico del consiglio di guerra, carica che occupò f<strong>in</strong>o al 1606,<br />

quando divenne membro del consiglio di stato. Morì nel 1610, Fernández Conti, Los consejos,<br />

pp. 98, 220-221, Thompson, War and government, pp. 40, 217.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!