Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
vostro antecessore di haver praticato: et nel fare et nel ricevere simili visite vi
governerete circa i trattamenti con l’esempio in tutto de’ vostri antecessori che
non dissuoni tutta volta con l’uso presente degli altri ambasciatori che sono
alla corte; et dell’uno et dell’altro potrete informarvi dal Baldacchini, dovendo
esser la mira vostra principale, salvo però il necessario del decoro con le regole
di sopra prescrittevi, di conservarci gli amici vecchi et farcene de’ nuovi.
Visiterete bene assolutamente i cardinali che si troveranno in corte, passando
con loro eminenze in nostro nome i complimenti generali che si sogliono.
Con il nunzio 5 et con gli ambasciatori dell’imperatore, dei re, di Venezia 6
et di altri principi che si troveranno alla corte vi conterrete conforme allo stile
che si pratica in essa. Et sebene doverebbe ricevere il benvenuto da quelli che
già vi sono chi vi arriva poi, nondimeno, seguendo spesso delle variazioni, converrà
rimettersene all’uso moderno, del quale sarà ben informato il segretario
Baldacchini. Et così vi diciamo quanto a ricevimenti et accompagnamenti et
a titoli; fuorché con l’ambasciatore di Venezia, giaché, essendosi quella republica
da qualche / c. 318v / tempo in qua messa in posto regio, onde pretende
che i suoi ministri habbino a differenziarsi co’ nostri, per appunto come fanno
quelli delle corone maggiori, et pure non sono molti anni che li suoi et li
nostri si trattavano del pari in tutte le cose, non possiamo noi acconsentire a
questa novità di tanto spareggio, massimamente trovandosi per grazia di Dio
il nostro dominio più intero et più conservato di quello di essa republica: Però,
quando l’ambasciatore veneto vi facesse penetrare il desiderio di tener commerzio
con voi, ne farete apparire a lui altrettanto dal canto vostro in ordine
al comun servizio che possa trarsi dalla buona corrispondenza de’ ministri, ma
quanto ai titoli et trattamenti dimostrerete con queste pretentioni che se voi
non foste ecclesiastico non potreste non contentarvi che del titolo di eccellenza,
et nondimeno, stante il sudetto impedimento et il desiderio di facilitarvi
al possibile il commerzio con esso, proporrete, come è stato praticato et in
quella et in altre corti, et pure in questi ultimi anni, fra li medesimi veneti et
li nostri, il termine di trattarvi scambievolmente l’un l’altro in terza persona,
senza veruna espressione né di eccellenza né di signoria illustrissima, et in
questo starete forte più che potrete. Ma quando pure non vi riuscisse l’intento,
stimiamo tanto la convenienza della comunicazione vicendevole de’ ministri
che vi permettiamo di condescendere in ultimo anche a quest’altro termine di
darsi da voi dell’eccellenza a detto ambasciatore et da esso esser trattato voi in
terza persona senza espressione di alcun titolo; che la mano in casa sua sia data
a voi come voi la dareste a lui in casa vostra, et il ricevimento et l’accompagnamento
sia reciprocamente simile, o almeno di non molta differenza, e che
soprattutto anche dal Veneto si scendessero le scale tutte nello accompagnar