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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Introduzione al secondo volume XIX<br />

testi delle istruzioni <strong>in</strong> senso proprio sono ricchissimi di precetti su quali<br />

siano i moduli di comportamento e azione da seguire da parte degli <strong>ambasciatori</strong>,<br />

<strong>in</strong> generale e nelle possibili concrete situazioni. Una precettistica<br />

che assume ovviamente pregnanza e forza autoritativa <strong>in</strong> quanto diretta<br />

emanazione del sovrano, che come già visto parla <strong>in</strong> prima persona <strong>in</strong> questi<br />

documenti. Quello che ne esce è il decalogo delle qualità del buon<br />

ambasciatore, una tematica che immediatamente si collega alla contemporanea<br />

trattatistica <strong>in</strong> materia 28 : qui però, anche se non mancano certamente<br />

i passaggi che rimandano alla concezione c<strong>in</strong>quecentesca del “perfetto<br />

ambasciatore”, con l’enunciazione delle personali virtù, <strong>in</strong> primo luogo<br />

morali, e delle altre prerogative che ad esso sono richieste, l’attenzione ha<br />

un’impostazione assai più realistica e pratica, legata alle esigenze concrete<br />

di azione del diplomatico, alle caratteristiche dell’ambiente <strong>in</strong> cui si trova<br />

ad operare, alle specifiche f<strong>in</strong>alità e obbiettivi da raggiungere.<br />

Un’impostazione che ben si riconosce, sistematizzata e distillata, nei trattatisti<br />

della seconda metà del Seicento, <strong>in</strong> primo luogo il Wicquefort 29 .<br />

Particolarmente esemplificativa a questo proposito è l’istruzione impartita<br />

dal granduca Ferd<strong>in</strong>ando I ad Orso Pannocchieschi d’Elci nel luglio<br />

1608, al momento di <strong>in</strong>viarlo <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> <strong>in</strong> missione straord<strong>in</strong>aria 30 .<br />

28 Per una panoramica assai completa di questa trattatistica, delle sue caratteristiche ed<br />

evoluzione lungo l’età moderna, cfr. M. BAZZOLI, Ragion di stato e <strong>in</strong>teressi degli stati. La<br />

trattatistica sull’ambasciatore dal XV al XVIII secolo, <strong>in</strong> «Nuova rivista storica», a. LXXXVI<br />

(2002), fasc. II, pp. 283-328. La questione del rapporto e dell’<strong>in</strong>fluenza, da <strong>in</strong>tendere nei<br />

due sensi, tra trattatistica e pratica politico-diplomatica è lucidamente posto, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di ricerca, <strong>in</strong> D. FRIGO, Corte, onore … cit., pp. 47-48¸54-55. Sulla trattatistica, ma più <strong>in</strong><br />

generale sullo sviluppo e caratteristiche della diplomazia negli stati italiani c<strong>in</strong>que-seicenteschi,<br />

cfr. ora S. ANDRETTA, L’arte della prudenza.<br />

29 M. BAZZOLI, Ragion di stato … cit., dist<strong>in</strong>gue, tra la seconda metà del C<strong>in</strong>quecento e la<br />

prima metà del Settecento, tre fasi di sviluppo della trattatistica: dalla concezione umanistica<br />

del perfetto ambasciatore e uomo di corte, a quella di funzionario pienamente <strong>in</strong>serito<br />

<strong>in</strong> un apparato burocratico, attraverso una sempre più accentuata sua caratterizzazione<br />

professionale <strong>in</strong> senso tecnico-politico (ivi, <strong>in</strong> particolare le pp. 290-291 e 300-317).<br />

Sull’immag<strong>in</strong>e dell’ambasciatore e i suoi sviluppi, cfr. anche D. FRIGO, Corte, onore … cit.,<br />

pp. 44-47 <strong>in</strong> particolare.<br />

30 Cfr. Istruzione n. 24, a Orso Pannocchieschi d’Elci <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, <strong>in</strong>fra, pp. 198-<br />

203. Si trattava di rendere r<strong>in</strong>graziamento ai sovrani di <strong>Spagna</strong> per l’impegno con cui si<br />

erano prodigati per la conclusione del matrimonio fra il pr<strong>in</strong>cipe ereditario di Toscana,<br />

Cosimo, e l’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria. Come noto questo matrimonio, per<br />

le cui trattative e conclusione Ferd<strong>in</strong>ando I si era totalmente affidato a Filippo III di<br />

<strong>Spagna</strong>, sancirono il riall<strong>in</strong>eamento del granducato alla politica spagnola (E. FASANO<br />

GUARINI, Ferd<strong>in</strong>ando I de’ Medici, DBI, vol. 46, p. 270).

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