Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

476
Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
scommuniche contro i pollizai et con altre comminationi, passi troppo innanzi,
si è dichiarato con quel nunzio 3 i che, potendosi dubitare che sua santità
dia j tali disgusti a noi k rispetto allo essere uniti col re di Spagna, si voleva che
a Roma sapessero l che da sua maestà et da’ suoi ministri / haveremo sempre
tutta quella assistenza che ci occorrerà, sì per quelli che la corona ci deve per
gratitudine et parentado come per la consideratione che è fra sua maestà et
noi; sì che quando sua eccellenza sentisse che il papa levasse due soli huomini
da guerra, entrerebbe l’eccellenza sua con 40mila nello Stato della chiesa,
soggiugnendo sua eccellenza m al medesimo nunzio che il papa si doverebbe
ricordare di quel che era passato in tempo di Paolo IV 4 et considerare quel
che può fare un viceré di Napoli da quella parte di Roma; et che il cardinale
Barberini 5 haverebbe a guardare n anch’egli quel che può importargli il tener
mal sodisfatto il re di Spagna et nemici tutti li principi d’Italia, et che il […] o
non potrà sostenere la sua casa doppo la morte del papa, non troppo lontana.
Et interrogata sua eccellenza dal nunzio se gli dava licenza di scrivere a Roma
questo grave sermone arrivatogli all’improvviso, l’eccellenza sua m gli rispose
che a questo effetto gli haveva parlato in quella forma.
Si compiacque il signor viceré di raccontare tutto questo passaggio al signor
marchese di Morcone acciò ne desse conto a noi, come ha fatto, havendoci
detto di più che sua eccellenza gli haveva anche partecipato di havere
scritto a Roma al signor marchese di Castel Rodrigo, a Milano al signor
marchese di Leganes, et a Venetia al conte della Rocca 6 , che / tutti parlino
con i nunzii et i ministri di sua santità nella medesima conformità, come
ne haviamo già havuto il riscontro da Roma, dove il marchese di Castel
Rodrigo ne ha dato subito parte allo ambasciatore nostro, et da Milano et
da Venetia ancora seguirà il medesimo.
Questa grave passata et aperta dichiaratione fatta opportunamente dal
viceré a favor nostro di suo proposito moto et p senza esserne stato richiesto
da noi ci è stata così grata che doppo haverne dato conto in Spagna, non
i Segue, cancellato: «per farlo sapere a sua santità, che se a Roma si credesse».
j Corretto nell’interlineo su «desse» a testo cancellato.
k Segue «per» cancellato.
l «si voleva che a Roma sapessero» corretto nell’interlineo su «voleva che il papa sappia»
a testo cancellato.
m Aggiunto nell’interlineo.
n «a guardare» aggiunto nell’interlineo.
o Due parole abbreviate di difficile lettura.
p «di suo ... et» aggiunto nel margine sinistro con segno di richiamo.