Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
missione delle nostre galere andrà forse pensando ai nostri danni, et molto
grande è intanto quello che riceviamo dal passaggio di detta armata per
questi mari, perché non possono più andare innanzi et indietro vasselli né
barche di alcuna sorte per la continuatione del commerzio et ci tengono più
armati del solito, così richiedendo la ragione del buon governo z .
/ c. 69r / In tutti i tempi conviene che i principi conservino le loro forze
et il lor denaro, che sono parte de’ più principali fondamenti di stato, ma
in questi che regnano presentemente, pieni di turbolenze a1 , è più che mai
necessaria questa prudenza, considerando noi quel che ci avviene di spese
estraordinarie et per terra et per mare b1 , benché per gratia di Dio non habbiamo
la guerra in casa.
Però in caso che vi fosse in Spagna parlato di nuovi imprestiti da farsi
da noi a quella corona ne mostrerete con queste ragioni la nostra impossi-
z «et presentemente ... governo» scritto nella colonna sinistra con segno di richiamo; a
testo segue cancellato con una linea, in questa carta e nella seguente: «A noi pare che in
Spagna ci habbiano per assai più ricchi et danarosi che non siamo, et per questo crediamo
che oltre al promettersi troppo de’ nostri aiuti non credin che né il signor cardinale nostro,
né il signor principe Giovan Carlo habbiano bisogno né di provisioni né di pensioni, né di
altre mercedi; ma come in ciò hanno fatto i loro conti, così conviene o che faccino o che
sentino i nostri.
Le nostre entrate sono bilanciate dalle uscite, dalle spese della corte, della soldatesca, delle
fortezze, delle galere, delle fattorie et delle fabriche, di sorte che poco ci resta per le spese
estraordinarie; et i tempi del nostro principato insin ad hora sono molto diversi da quelli
de’ nostri antecessori, perché la carestia et la peste ha notabilmente deteriorate dette nostre
entrate et ci toccano anche degli aggravii della guerra, benché non l’habbiamo in casa
propria. I principi nostri fratelli hanno gli assegnamenti delle rendite loro tanto limitate
che se havessero a star fuor di casa, come è seguito del signor principe Matthias, non basterebbono
per il / lor decoro; però non si maraviglino in Spagna se il signor principe Giovan
Carlo non possa servire senza il solito dovuto stipendio che porta il generalato del mare,
ma quando anche potesse farlo non lo comporterebbe la sua reputatione, essendo congiunta
con essa l’honorevolezza dello stipendio.
Di questo punto delle nostre entrate vi servirete in ogni caso che vi fosse parlato di nuovi
imprestiti da farsi da noi a quella corona, per mostrarne la nostra impossibilità; et se
vi dicessero del tesoro, sopra questo risponderete che il nostro thesoro, secondo le leggi et
conditioni impostevi da’ nostri antecessori, non si può toccare se non per alcuna di queste
tre occorrenze: o per maritar principessa di questa casa, o per diffesa de’ nostri stati, o per
acquistane degli altri, et con queste eccedenti ragioni vi scuserete anche di scriverne, se ne
foste richiesto, ricordando più tosto l’esazzione de’ nostri crediti costì et la solutione delle
nostre rendite nel regno di Napoli».
a1 «pieni di turbolenze» aggiunto nel margine sinistro all’altezza del rigo.
b1 «di ... mare» aggiunto nel margine sinistro con segno di richiamo.