Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Ad Alessandro del Nero inviato a Genova ed in altri stati
1621 maggio 8
Maria Maddalena d’Austria, in nome anche dell’altra granduchessa tutrice, la suocera Cristina
di Lorena, invia Alessandro del Nero in Savoia, a Genova, Massa e Lucca per fare offi
cio di condoglianza in tutti questi stati per la morte del granduca Cosimo II, avvenuta il
28 febbraio 1621.
Copia, ASF, Mediceo del principato, f. 2639, P. II, cc. 593r-594v.
Cfr. lettere credenziali, ivi, cc. 595r-597r.
c. 593r / Instruzzione a Alessandro del Nero 1 per le ambascerie assegnateli.
Il solito di questa casa è, nelle morti de’ principi, di mandare ambasciatori
a condolersene con i parenti et amici, et particolarmente con tutti i
potentati d’Italia, tra i quali havendo noi tenuto sempre per amico il signor
duca di Savoia, vogliamo far seco questo offi zio et habbiamo eletto la persona
vostra, confi dando che lo saprete eseguire con il decoro et con l’honorevolezza
che conviene.
Ve n’andrete adunque alla volta di Turino, dove risiede il duca, et sarà bene
che un giorno avanti mandiate qualcuno per far sapere anticipatamente l’arrivo
vostro, perché vorremmo pure che voi foste ricevuto et trattato col medesimo
honore che siamo soliti noi di ricevere et trattare gli ambasciatori di Savoia
che vengono qua. Per questo il Picchena vi darà due lettere da mandarle per
l’huomo che anderà innanzi: una per il marchese di Voghera 2 , che fu nipote
del Puteo già arcivescovo di Pisa, et essendo / c. 593v / stato qua ambasciatore
del signor duca si ricorderà molto bene del trattamento che gli fu fatto, ma
perché potrebbe essere che egli non vi fusse, essendosi inteso che il duca lo
mandava fuora, ve se ne darà un’altra per il signor Claudio Marini 3 , affezzionatissimo
alla casa nostra, et ciascuno di questi o tutti due insieme potranno
procurar il ricevimento che si doverebbe alla persona che rappresenterete.
Ingegnatevi di comparirvi con accompagnatura decente di gentilhuomini
et servitori con habiti da bruno et introdotto che sarete all’audienza del
signor duca gli presenterete la nostra lettera credenziale, dicendoli come
essendo passato all’altra vita il granduca Cosimo nostro marito, che sia in
gloria, il quale fece sempre grandissima stima del grande valore di sua altezza,
è parso a madama la granduchessa mia suocera et a me, che siamo rimaste