Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

56. A Giovanni Lorenzo Malaspina 419
1 Giovanni Lorenzo Malaspina (1596-1643), figlio di Giangaspero marchese di Treschietto
e della seconda moglie, Lucrezia figlia di Giuseppe Malaspina marchese di Malgrate. Fu per
lungo tempo al servizio della casa d’Austria, quindi passò al servizio del granduca di Toscana
Ferdinando II, di cui fu maggiordomo. Suo fratello Pompeo ereditò il titolo di marchese
di Treschietto, mentre un altro fratello, Ferrante Aniceto, diventò nel 1655 vescovo di Borgo
S. Sepolcro, Litta, Famiglie, vol. 9, tav. X; Del Piazzo, Gli ambasciatori, pp. 56, 147.
2 Garcia Bravo de Acuña fu nominato castellano di Milano nel 1631 e in quello stesso anno
entrò nel consiglio segreto. Morì nel 1634, Arese, Le supreme, pp. 115, 124.
3 Antonio Ferrer.
4 Giangiacomo Teodoro Trivulzio (1597-1656), del ramo dei principi di Mesocco. Fu commissario
imperiale, cavaliere dell’ordine di Santiago (1606), ambasciatore di Filippo III di
Spagna e dell’imperatore. Presi i voti religiosi, nel 1625 divenne chierico della camera apostolica.
Nel 1626 fu nominato protonotario apostolico e nel 1628 governatore di Collescipoli.
Nel 1629 fu creato cardinale. Nel 1631 fu nominato legato apostolico nelle Marche e nel
1638 governatore generale delle milizie del ducato di Milano e soprintendente delle fortezze.
Nel 1636 entrò nel consiglio segreto di Milano. Nel 1642 divenne grande di Spagna, vicerè
e capitano generale d’Aragona. Dal 1647 al 1649 fu presidente e vicerè del regno di Sicilia.
Nel 1649 fu nominato vicerè di Sardegna. Fu governatore e capitano generale ad interim di
Milano dal dicembre 1655 al gennaio 1656, Arese, Le supreme, pp. 79, 151; Valori, Condottieri,
p. 405.
5 Filippo Spinola (1594-1659) secondo marchese de Los Balbases, duca di Sesto e Venafro.
Figlio di Ambrogio Spinola. Come il padre si dedicò alla carriera militare mettendosi al
servizio della corona spagnola. Nel 1620 andò come venturiere a combattere in Valtellina.
Fu nominato nel 1623 capitano generale della cavalleria dello stato di Milano e in quello
stesso anno entrò nel consiglio segreto. Nel 1625 partecipò alla guerra del Monferrato
contro il duca di Savoia. Intorno al 1627 ottenne il grado di generale della cavalleria dello
stato di Milano. Nel 1635, in qualità di capitano della cavallerie milanese, respinse l’esercito
franco-piemontese. Partecipò ai megoziati per la capitolazione di Casale. Fu presidente
del consiglio delle Fiandre. Sposò Geronima Doria figlia di Paolo Doria, Arese, Le supreme,
p. 149; ESNI, vol. VII, pp. 430-431; Valori, Condottieri, p. 387.