Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

67. A Atanasio Ridolfi 471
mani siano distanti da quelli che sono maneggiati da lui, dovendo essere
tutti concatenati insieme e , et havete però a communicargli di mano in mano
tutto quello che di vostro ordine tratterete et che da i ministri del re vi sarà
detto o per risposta o per proposta. Et così l’ambasciatore non haverà mai
ombra che vogliate celargli quel che convien che sappia et il servizio di sua
altezza et nostro verrà meglio fatto col parere et consiglio che chiederete a
lui in quelle cose che habbiano bisogno di consultazione.
Vi diamo lettere per sua maestà, per il signor conte duca et per i signori
cardinali che sono in quella corte, come ancora per il signor conte d’Ognat,
et quando a suo tempo le presenterete, direte, doppo haver rappresentato
con la dovuta humiltà la nostra devotione et ossequio alla maestà sua et
con ogni efficacia il nostro affetto et osservanza et le nostre obligationi a
sua eccellenza, che / per poter noi tanto meglio esseguire le commessioni
et i comandamenti di sua maestà nel suo real servitio haviamo giudicato
espediente che risegga in cotesta corte un nostro ministro, il quale non
habbia mai ad haver altro pensiero che d’invigilare quel che possa esser di
gusto et servitio di sua maestà et tenercene f del continuo ragguagliati, acciò
possiamo ancor noi godere g del contento infinito che riceve h chiunche vede
gradita i la sua servitù.
Quando sua maestà ci degnò di farci l’honore della protezzione, noi
non vedevamo l’hora di transferirci a Roma per essercitarla, et mentre ci
siamo dimorati i signori ministri di sua maestà, che l’hanno veduto, doveranno
haver dato conto del nostro procedere et di tutte le nostre azzioni
nel servizio di sua maestà et di quanto habbiamo premuto in procurare
l’augumento et maggior stima j della sua fazzione, essendoci per tal affetto
anche uniti col signor principe cardinale di Savoia senza guardare alla
competenza et emulatione che passa fra quella casa et la nostra, et senza
curare delle gelosie / et disgusti che ne potesse prendere il papa et la sua
casa, come si vede esser seguito k .
Parve poi al granduca l , per mostrar senso di tali disgusti, che ce ne tornassimo
a Fiorenza, non ci essendo bisogno della nostra assistenza in Roma
f Segue «rag-» cancellato.
g Segue «del contento della» cancellato.
h Segue «chi sempre con sodisfazzione» cancellato.
i «-a» corretta da «-o»; segue «il suo servitio» cancellato.
j «augumento et maggior stima» corretto nell’interlineo su «avanzamento e potenza» a
testo cancellato.
k Segue «in modo» cancellato.
l Segue «che rispetto a tali disgusti che ce ne tornassimo a Firenze» cancellato.