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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Juan Fernandez Velasco duca di Frias fu governatore di Milano per la terza volta dal dicembre<br />

1610 al maggio 1612, quando venne sostituito da Juan Hurtado de Mendoza marchese<br />

de la H<strong>in</strong>ojosa.<br />

2 Carlo Antonio Beccheria figlio di Alessandro, che fu a lungo al servizio del governo toscano.<br />

Carlo entrò nell’ord<strong>in</strong>e di S. Stefano nel maggio 1595 a soli 11 anni. Dal 1606 al 1614<br />

fu segretario di legazione a Milano, mentre suo padre era residente granducale <strong>in</strong> quella città<br />

per la seconda volta (cfr. istruzione ad Alessandro Beccaria a Milano, 6 novembre 1593),<br />

Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 54; Cas<strong>in</strong>i, I cavalieri degli Stati italiani, pp. 89, 91.<br />

3 Juana de Córdova y Aragón fu moglie <strong>in</strong> seconde nozze di Juan Fernandez Velasco duca di<br />

Frias. Figlia di Luis Fernández de Córdova y Aragón conte di Prades e di Ana de Enríquez,<br />

Diccionario, vol. I, p. 729; Barrios, El consejo, pp. 342-343.<br />

4 Giovanni Angelo Medici (1499-1565), papa Pio IV. Nato a Milano da Bernard<strong>in</strong>o e Cecilia<br />

Serbelloni. Si laureò <strong>in</strong> utroque iure a Bologna nel 1525. Tornato a Milano, entrò nel<br />

collegio dei giureconsulti. L’anno successivo si trasferì a Roma dove <strong>in</strong>iziò la sua carriera<br />

curiale come protonotario apostolico e divenne amico di Giovanni Farnese, futuro papa<br />

Paolo III. Molto legato al fratello Gian Giacomo, dedito alla carriera militare, cercò di difenderne<br />

gli <strong>in</strong>teressi <strong>in</strong>tercedendo per lui presso il pontefice e altri pr<strong>in</strong>cipi italiani. Nel<br />

1534 Paolo III lo nom<strong>in</strong>ò governatore di Ascoli Piceno e poi di Città di Castello, Parma<br />

e Fano (1539). Nel 1542 assunse la carica di commissario delle truppe pontificie <strong>in</strong>viate<br />

<strong>in</strong> Ungheria e Polonia contro i turchi e i luterani. Nel 1544 venne dest<strong>in</strong>ato al governo di<br />

Ancona e nom<strong>in</strong>ato referendario apostolico. Nel 1546 fu ancora commissario dell’esercito<br />

papale <strong>in</strong>viate <strong>in</strong> aiuto a Carlo V e sul campo collaborò con il fratello, colonnello generale<br />

della fanteria imperiale. Nel 1547 divenne governatore di Bologna e nel 1549 ricevette il<br />

cappello card<strong>in</strong>alizio. Sotto il pontificato di Paolo IV si dist<strong>in</strong>se per le sue doti politico-diplomatiche<br />

e per i cont<strong>in</strong>ui richiami alla pace nel conflitto tra il pontefice e l’imperatore.<br />

Fu eletto papa il 26 dicembre 1559 con il sostegno della <strong>Spagna</strong> e della famiglia Medici,<br />

F. Rurale, Enciclopedia dei Papi, vol. III, pp. 128-160.<br />

5 Antonio Leyva pr<strong>in</strong>cipe di Ascoli fu membro del consiglio segreto di Milano nel 1607.<br />

Il suo avo, omonimo, fu governatore di Milano dal 1535 al 1536, Arese, Le supreme, p.<br />

136.<br />

6 Muzio II Sforza (1577-1622) quarto marchese di Caravaggio, figlio di Francesco e Costanza<br />

Colonna. Nel 1595 sposò donna Felice Ors<strong>in</strong>a Damasceni Peretti rimasta vedova<br />

di Marcantonio III Colonna, duca e pr<strong>in</strong>cipe di Paliano e gran connestabile del Regno di<br />

Napoli. Nel 1594 fondò nella sua casa di Milano l’accademia degli Inquieti. Nel 1601<br />

divenne membro del consiglio segreto di Milano, Storia di Milano, vol. X, pp. 456, 464;<br />

Arese, Le supreme, p. 148.<br />

7 Alonso Idiáquez de Bútron duca di Ciudad Real, figlio di Juán de Idiáquez, segretario di<br />

Filippo II e Filippo III, e di Mencia Manrique de Butrón e Múgica. Fu capitano generale<br />

della cavalleria leggera dello stato di Milano. Nel 1595 entrò nel consiglio segreto. Nel<br />

1599 ricevette il titolo di conte di Biandrate. Nel 1618 divenne castellano di Milano. Morì<br />

<strong>in</strong> quello stesso anno, Arese, Le supreme, p. 135; De Luca, Struttura, p. 72; Diccionario, vol.<br />

II, p. 11; Escudero, Los secretarios, vol. III, p. 705; Barrios, El consejo, p. 334.

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