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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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29. A Girolamo Lenzoni 239<br />

1 Girolamo Lenzoni, figlio di Francesco giureconsulto e senatore fiorent<strong>in</strong>o, ambasciatore<br />

residente <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> e presso l’imperatore a Praga dove morì nel 1594. Girolamo fu gentiluomo<br />

di camera del granduca e cavaliere di S. Stefano. Ricoprì vari <strong>in</strong>carichi diplomatici:<br />

nel 1608 fu <strong>in</strong>viato a Roma per ottenere dal pontefice la grazia per il marchese di Riano<br />

condannato a morte, e qu<strong>in</strong>di a Lucca e Genova nel 1609 per comunicare la morte del granduca<br />

Ferd<strong>in</strong>ando I. Fu anche commissario generale delle galere toscane. Nel 1613 guidò<br />

le truppe della squadra stefaniana che sbarcarono sulle coste della Sicilia, dove morì nel<br />

maggio di quell’anno. Suo figlio Camillo fu bibliotecario del card<strong>in</strong>ale Carlo de Medici e<br />

noto poeta, Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, pp. 16, 34, 146; ESNI, vol. IV, p. 89; Valori,<br />

Condottieri, p. 199.<br />

2 Federico Ubaldo Della Rovere (1605-1623), figlio primogenito del duca di Urb<strong>in</strong>o Francesco<br />

Maria II e della seconda moglie Livia Della Rovere. Nel 1607 il padre r<strong>in</strong>novò con<br />

Filippo III gli accordi di protezione già <strong>in</strong>tercorsi nel 1582 tra lui e Filippo II, impegnandovi<br />

anche il figlio <strong>in</strong> caso di successione. Nell’aprile del 1609 Federico Ubaldo venne ufficialmente<br />

fidanzato a Claudia de Medici, figlia del defunto granduca Ferd<strong>in</strong>ando I e sorella<br />

di Cosimo II. Nel giugno del 1612 il fidanzamento fu confermato e Francesco Maria<br />

II affidò a Cosimo II la tutela e la protezione del figlio, con estesa autorità sugli <strong>in</strong>teressi<br />

del ducato. Il matrimonio fu celebrato a Firenze il 29 aprile del 1621. Nel febbraio del<br />

1622 nacque la figlia Vittoria, che nel 1634 sposò Ferd<strong>in</strong>ando II di Toscana. Nel novembre<br />

del 1621 il padre affidò a Federico il ducato, che egli abbandonò nelle mani del fiorent<strong>in</strong>o<br />

Luigi Vettori, dedicandosi ad una vita sregolata, G. Benzoni, <strong>in</strong> DBI, vol. 45, Roma<br />

1995, pp. 761-767.<br />

3 Claudia de Medici (1604-1648), figlia di Ferd<strong>in</strong>ando I granduca di Toscana. Nel 1621<br />

sposò Federico Ubaldo Della Rovere duca di Urb<strong>in</strong>o.<br />

4 Giovanni Band<strong>in</strong>i marchese di Antrodoco, penultimo figlio di Pierantonio e Cassandra<br />

Cavalcanti, nacque a Firenze nella seconda metà del XVI secolo. Suo padre, ricco commerciante,<br />

vissuto lungamente a Roma, <strong>in</strong>vestì <strong>in</strong>genti capitali <strong>in</strong> proprietà terriere tra cui il<br />

marchesato di Antrodoco. Giovanni, dapprima dest<strong>in</strong>ato alla carriera militare, si diede poi<br />

a quella ecclesiastica, ottenendo da Enrico III di Francia l’abbazia di Villars. Dal 1598 al<br />

1599 fu <strong>in</strong>viato del card<strong>in</strong>ale Pietro Aldobrand<strong>in</strong>i presso la corte francese. Per questioni<br />

successorie r<strong>in</strong>unziò alla vita ecclesiastica e sposò la contessa Martelli, trasferendosi nei primi<br />

anni del Seicento a Firenze, dove fu gentiluomo di corte. Il granduca Ferd<strong>in</strong>ando I lo<br />

impiegò <strong>in</strong> alcune missioni diplomatiche: nel 1608 lo <strong>in</strong>viò a Lucca e Genova per comunicare<br />

le nozze del pr<strong>in</strong>cipe Cosimo con Maria Maddalena d’Austria e nel 1622 a Parma per<br />

condolersi della morte del duca Ranuccio. In quello stesso anno fu eletto senatore. Morì<br />

a Firenze nel 1624. Con lui la famiglia si est<strong>in</strong>se e il marchesato di Antrodoco passò alla<br />

figlia Cassandra che lo portò <strong>in</strong> dote al balì Niccolo Giugni, Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>,<br />

pp. 34, 41, 129; R. Cantagalli, <strong>in</strong> DBI, vol. 5, Roma 1963, pp. 712-713; Mecatti,<br />

Storia, p. 158.<br />

5 Agost<strong>in</strong>o Luciani P<strong>in</strong>ello fu doge di Genova dal 1 aprile 1609 al 2 aprile 1611.<br />

6 Juan Vivas.

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