Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
to, vedrete che la nostra galera si accosti alla medesima armata, et secondo
che intenderete che sia uso del mare, per mezzo o d’un carico spedito innanzi
con un vostro gentilhuomo nell’avvicinarvi all’armata, o altrimenti come
paresse al capitano della galera, farete intendere la vostra venuta et ritrarre
quando sarà gusto del signor don Giovanni che passiate alla sua galera o
vassello per complir seco in nostro nome: et con la vostra famiglia et fatta
la vostra esposizione vi licenzierete nell’istessa udienza per ritornarvene a
vostro viaggio verso Livorno, ma quando il capitano, per qualche sospetto o
altra ragione di buon governo marinaresco, non stimasse di dover commettere
la galera a veruno risico, non li farete altrimenti forza, con l’asserzione
del nostro volere, di navigare per portarvi alla predetta armata.
In Napoli non sono ministri dichiarati di principi, che noi sappiamo, se
non il nunzio.
A questo, se vi manderà per mezzo di qualche suo gentilhuomo a dare il
ben venuto, corrisponderete ringraziandolo per mezzo di uno de’ vostri di
camerata. Et quanto a visite toccherà a lui di essere il primo a farla a / c. 635v
/ voi, come ultimo arrivato in quella città, perché se bene non havete titolo
di ambasciatore sarete nondimeno costituito in ministerio conspicuo tanto
da poterlo pretendere, massimamente non essendo egli nunzio se non presso
a un ministro, come è il signor viceré. Visitandovi egli dunque li renderete
la visita, altrimenti non anderete a casa sua. A voi dovrà dar la mano in casa
propria. A lui sapete che ella si dovrà da voi per tutto. E quanto a titoli è suo
proprio l’illustrissimo, et l’istesso converrà che renda ancora a voi.
Di Pollonia vi potrà forse essere un internunzio, che in sostanza non viene
ad esser che un agente. Da questo ancora dovrete essere il primo visitato,
et circa a’ titoli et mano nelle case rispettivamente dell’uno et dell’altro
dovranno esser eguali i trattamenti et in luoghi terzi non haverete che trattare
insieme, et sarà bene anche sfuggirne l’occasione. Circa di altri, se ve
ne fossero con carattere dichiarato vi governerete col consiglio del Medici,
con la regola però sempre che adequate le qualità de’ ministri, li nostri nella
pari alla loro non hanno a cedere a nessuno di quelli de’ principi d’Italia in
luoghi terzi se non alli pontifi cii et alli veneti, et di Alemagna se non alli
imperiali et alli elettorali, et potrebbe anche esser preteso dalli arciducali,
ma in ciò sarebbe che dire, possedendo noi stato non dependente se non da
Dio, et però tornerà bene che ne fuggiste il cimento.
Se trovaste il signor don Giovanni per di qua da Napoli non occorrerà che
arriviate a quella città; ben lo farete arrivandovi ancorché trovaste il signor
don / c. 636r / Giovanni partito prima, et così parimente complirete col signor
cardinale Filomarino et immediatamente vi porterete o verso Sicilia o in