Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

) Istruzione segreta
75. A Giovan Battista Gori Pannilini 529
Si danno ragguagli al Pannilini circa gli affari più importanti e delicati che il granduca ha
in Spagna: gli obblighi del soccorso difensivo allo stato di Milano derivanti dalla capitolazione
e investitura di Siena, la questione della restituzione degli ingenti crediti che la casa
medicea ed il Monte di pietà di Firenze hanno con Spagna e Napoli, e infi ne la neutralità
dichiarata nel maggio 1646 nei confronti della Francia.
Originale, ASF, Mediceo del Principato, f. 2716, p. I, cc. 321r-326v. Reca
in calce le sottoscrizioni autografe del granduca e del segretario Giovan
Battista Gondi e il sigillo impresso in carta su cera.
Cfr. minuta in ASF, Mediceo del Principato, f. 2658, cc. 529r-536v.
c. 321r / Seconda.
Instruzione segreta sopra il negozio a voi monsignor Gori Pannilini,
destinato nostro ambasciatore alla corte cattolica. Di Fiorenza, a’ 23 di dicembre
1647.
Tre sono le materie più principali di negozio veglianti tra la corona di
Spagna et la nostra casa che hanno da qualche tempo in qua data occasione
a diverse pretensioni et doglienze da quella parte, et a giustifi cazioni et lamenti
ancora dalla nostra.
La prima è concernente agli obblighi dei soccorsi vicendevoli resultanti
dalla capitolatione di Siena.
La seconda risguarda interessi pecuniarii.
Et la terza deriva dalla neutralità nella quale ci fu forza di dichiararci fra
le due corone nel mese di maggio 1646.
Per vostro lume intorno al primo capo vi facciamo dare un libretto dell’investitura
di Siena, che comprende la preaccennata capitolazione et un
consulto di dottori primarii per il quale essendo voi per vedere fi no a che
segno debba intendersi la nostra obligazione, potrete facilmente rimaner
capace che non pure habbiamo sodisfatto pienamente a quanto ci poteva
esser richiesto nella presente guerra fra le due corone, ma soprabbondantemente
suplito anche nelle passate, sì che irragionevoli siano le querimonie
che a tal conto diverse volte sono state fatte di noi con termini anco acri,
massimamente dai ministri d’Italia.
Circ’al secondo, basterà che vi diciamo che, computati i crediti insieme
della casa nostra et del Monte di pietà di questa nostra città, si hanno da
havere tra Spagna et Napoli intorno a quattro milioni di scudi, senza essersi
mai potuta ricevere una sodisfazione schietta, poiché quando talora sono