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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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66. A Gabriello Riccardi 467<br />

1 Gabriello Riccardi (1606-1675), secondogenito di Francesco di Giovanni Riccardi marchese<br />

di Chianni (1552-1611) e della seconda moglie Costanza Valori. F<strong>in</strong> da giovane godette<br />

delle simpatie dello zio Riccardo, che lo designò a rappresentare la famiglia presso la<br />

corte medicea e a compiere una brillante carriera diplomatica. La sua carriera ebbe <strong>in</strong>izio<br />

con la nom<strong>in</strong>a di residente granducale a Madrid nel 1637, dove rimase f<strong>in</strong>o al 1640. Dal<br />

1645 al 1658 fu <strong>in</strong>viato e residente a Roma. Nel 1659 prese il posto di V<strong>in</strong>cenzo Salviati<br />

nella carica di maggiordomo maggiore del granduca e, f<strong>in</strong>o alla sua morte, fece parte del<br />

consiglio di stato. Nel 1634 sposò Francesca Calder<strong>in</strong>i dalla quale ebbe due figlie, Malanima,<br />

I Riccardi, pp. 93, 156-158; Del Piazzo, Ambasciatori, p. 159; Angiol<strong>in</strong>i, pr<strong>in</strong>cipe,<br />

uom<strong>in</strong>i, p. 479.<br />

2 Enrique de Aragón Folch de Cardona (1588-1640) VI duca di Cardona, V duca di Segorbe,<br />

IV marchese di Comares, marchese di Pallars, conte di Prade y Ampurias, connestabile<br />

di Aragona, grande di <strong>Spagna</strong>, cavaliere dell’ord<strong>in</strong>e di Santiago. Figlio di Luis Ramón Fernández<br />

de Córdoba Folch de Cardona y de Aragón e Ana Enríquez de Cabrera y de Mendoza.<br />

Fu consigliere di stato e presidente del consiglio degli ord<strong>in</strong>i. Fu vicerè di Catalogna<br />

dal 1630 al 1632, dal 1633 al 1638 e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, nel 1640. Sposò Juana Enríquez de Rojas y<br />

Córdoba e, <strong>in</strong> seconde nozze, Catal<strong>in</strong>a Fernández de Córdoba y Figueroa, dalla quale ebbe<br />

nove figli, Barrios, El consejo, pp. 369-370; Diccionario, vol, I, p. 250.<br />

3 Vittoria della Rovere (1622-1695), figlia di Federico Ubaldo duca di Urb<strong>in</strong>o e di Claudia<br />

di Ferd<strong>in</strong>ando I de Medici. Fu promessa sposa f<strong>in</strong> da bamb<strong>in</strong>a a Ferd<strong>in</strong>ando II, futuro granduca<br />

di Toscana, e per questo venne educata a Firenze <strong>in</strong> un convento sotto la guida della<br />

futura suocera, Crist<strong>in</strong>a di Lorena. Sposò Ferd<strong>in</strong>ando II nel 1634. Nel 1654 istituì a Siena<br />

Le Assicurate, un’accademia letteraria femm<strong>in</strong>ile, Litta, Famiglie, vol. XI, tav. VII.<br />

4 Bernardo Monanni.<br />

5 Gaspar Borja y Velasco, di orig<strong>in</strong>i spagnole, fu elevato al card<strong>in</strong>alato nel 1611. Fu qu<strong>in</strong>di<br />

nom<strong>in</strong>ato arcivescovo di Siviglia nel 1632 e di Toledo nel 1645. Morì nel 1645, HC, vol.<br />

IV, pp. 12, 204, 339.<br />

6 Govanni Giust<strong>in</strong>ian (1600-1652), figlio di Giulio di Giovanni e di Elisabetta di Girolamo<br />

Contar<strong>in</strong>i. Nel 1623 sposò Lucrezia di Daniele Dolf<strong>in</strong>, dalla quale ebbe il figlio Giulio<br />

dest<strong>in</strong>ato a rivestire la dignità procuratoria. Intrapresa la carriera pubblica, nel 1631<br />

fu eletto podestà e capitano di Treviso. Nell’agosto 1633 fu designato ambasciatore della<br />

repubblica veneta presso la corte spagnola e <strong>in</strong> quello stesso anno sposò <strong>in</strong> seconde nozze<br />

Vittoria Triss<strong>in</strong>o dalla quale ebbe tre figli. Condusse con grande successo la missione diplomatica<br />

a Madrid: nel 1635 riuscì ad entrare <strong>in</strong> possesso della “cifra grande”, il codice<br />

segreto della diplomazia spagnola e successivamente si impossessò anche di quello dell’ambasciatore<br />

cesareo. Nel 1636 fu nom<strong>in</strong>ato ambasciatore a Londra. dove giunse nel 1638 e<br />

si trattenne f<strong>in</strong>o al 1642. Dal 1643 al 1647 fu ambasciatore presso la corte imperiale e dal<br />

1648 al 1651 presso il pontefice. Nel 1651 rimpatriò e divenne consigliere ducale, <strong>in</strong>carico<br />

che non portò a term<strong>in</strong>e poiché morì poco dopo la nom<strong>in</strong>a, G. Gull<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> DBI, vol. 57,<br />

Roma 2001, pp. 237-241.<br />

7 Lorenzo Campeggi (1574-1639) fu nunzio a Madrid dal 1634 al 1639. Studiò diritto<br />

civile e canonico a Bologna e Pisa, dove si addottorò. Intrapresa la carriera ecclesiastica si<br />

trasferì a Roma, dove divenne referendario di entrambe le segnature. Fu governatore di Iesi,<br />

Fano, Spoleto, Ancona e della campagna romana, <strong>in</strong>carico che lasciò nel 1622 per assumere<br />

quello di segretario della congregazione dei vescovi. Nel 1623 fu elevato alla dignità episcopale<br />

e <strong>in</strong> quello stesso anno fu nom<strong>in</strong>ato nunzio a Tor<strong>in</strong>o. Nel 1627 andò al governo del

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