Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
quali potrete inviar loro per mezzo d’un vostro gentilhuomo per dare a essi
occasione di esser da voi subito et stabilire in quel mentre insieme tutto ciò
che occorresse per il vostro trattamento col publico, che da voi si pretenderà
conforme a quello che sia stato solito con altri ambasciatori nostri.
Et già che in questa guisa verrete a farvi palese, non potrete però tanto
più non complire in nome nostro col signor contestabile di Castiglia, il
quale se già fosse in Genova al vostro arrivo toccherebbe a lui, che non gode
al presente se non prerogativa di grande di Spagna, havendo rinunziato il
governo di Milano al fi gliolo 18 , di venire il primo a visitarvi; ma quando
fosse in pretensione diversa, non convenendo che siate voi il primo a veder
lui a casa sua, procurerete o d’improviso come forse sarebbe meglio, o di
concerto, d’incontrarvi seco in qualche chiesa o altro luogo terzo, et quivi
baciargli le mani et parlargli in conformità de’ nostri sensi, spiegatisi a voi
precisamente nell’instruzzione del negozio.
Non vi troverete forse né l’ambasciatore di Spagna 19 né il residente di
Francia: però quando altrimenti fosse aspetterete la visita dell’ambasciatore,
senza la quale non visiterete lui, ma corrisponderete per via di gentilhuomo
al complimento che con mezzo simile havesse fatto egli passar con
voi. Et del residente non si ha dubbio che egli sarà da voi se haverà voglia
di vedervi, non potendo il suo carattere arrivar a pretensione di maggior
punto. Et essendo voi visitato da detti ministri sapete di haver a restituire
le visite, et che anche al prefato residente haverete a dar la mano in casa
vostra trattandolo d’illustrissimo, benché non desse titolo maggiore a voi.
Et se questo sarà il conte Bonsi 20 , nato nostro suddito, supponghiamo che
haverete con esso ogni sodisfazzione; et nostro signore vi prosperi. Di Firenze,
23 dicembre 1647.
Il granduca di Toscana
(SCI)
Giovan Battista Gondi
d) Informazione sulla vendita delle galere toscane
Si tratta di una dettagliata relazione informativa, stesa ad uso dell’ambasciatore Gori Pannilini,
sui motivi e circostanze che hanno portato il granduca a vendere una parte delle sue
galere al principe di Monaco (che agiva per conto della Francia), anziché ad altri possibili
acquirenti coi quali si erano intessute trattative, come Spagna e Venezia.
Minuta, ASF, Mediceo del principato, f. 2658, cc. 539r-550r.
c. 539r / Ragguaglio dell’occorso intorno alla vendita delle galere.