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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Francesco Medici, detto il “commendatore di Sorano”, figlio di Giovanni Medici e di<br />

G<strong>in</strong>evra di Francesco Cambi. Divenne cavaliere di S. Stefano nel 1608, qu<strong>in</strong>di abate di<br />

S. Egidio e spedal<strong>in</strong>go di S. Maria Nuova. Sposò Anna di Marcantonio G<strong>in</strong>ori dalla quale<br />

ebbe un figlio, Lorenzo (morto nel 1679). Nel luglio 1631 gli venne affidato l’<strong>in</strong>carico di<br />

ambasciatore residente <strong>in</strong> Francia, ma <strong>in</strong> realtà, per motivi ignoti, non svolse mai quella<br />

missione e pochi giorni dopo la nom<strong>in</strong>a partì, <strong>in</strong>vece, alla volta della <strong>Spagna</strong>, dove fu ambasciatore<br />

residente f<strong>in</strong>o al 1637. Morì a Genova nel 1638, Litta, Famiglie, vol. III, tav. V;<br />

Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, pp. 69, 113, 150; Guarnieri, L’Ord<strong>in</strong>e, p. 139.<br />

f2 Pellegro Berardi fu nom<strong>in</strong>ato agente del granduca a Barcellona nel 1630, Del Piazzo,<br />

Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 113.<br />

3 Gaspar de Guzmán y Pimentel Rivera y Velasco de Tovar (1587-1645) terzo conte di<br />

Olivares, duca di Sanlúcar la Mayor, favorito di Filippo IV di <strong>Spagna</strong>, conosciuto come il<br />

conte-duca. Figlio di Enrique de Guzmán e di Maria Pimentel y Fonseca, nacque a Roma,<br />

mentre il padre era ambasciatore del re di <strong>Spagna</strong>. Iniziò i suoi studi nel 1601 all’università<br />

di Salamanca, della quale fu poi rettore. Nel 1604 fu canonico della cattedrale di<br />

Toledo. Nel 1615 divenne gentiluomo di camera del pr<strong>in</strong>cipe Filippo e nel 1621 fu nom<strong>in</strong>ato<br />

grande di <strong>Spagna</strong>. Nel 1622 entrò nel consiglio di stato e <strong>in</strong> quello stesso anno fu<br />

nom<strong>in</strong>ato cavaliere maggiore del re. Nel 1623 divenne consigliere e gran cancelliere delle<br />

Indie, qu<strong>in</strong>di generale della cavalleria di <strong>Spagna</strong>, capitano generale del regno di Siviglia.<br />

Dal 1621 al 1643 diresse la politica della monarchia spagnola come valido di Filippo IV.<br />

Caduto <strong>in</strong> disgrazia e allontanato dal sovrano, si ritirò a Toro <strong>in</strong> Castiglia, dove morì nel<br />

1645. Sposò Inés de Zuñiga y Velasco della casa dei conti di Monterrey, Elliott, Il miraggio;<br />

Benigno, L’ombra, ad <strong>in</strong>dicem.<br />

4 Iñigo Veléz de Guevara y Tassis qu<strong>in</strong>to conte di Oñate, grande di <strong>Spagna</strong>, cavaliere dell’ord<strong>in</strong>e<br />

di Santiago, commendatore di Mirabel. Figlio di Pedro Veléz de Guevara e di Mariana<br />

de Tassis y Acuña. Fu capitano nella guerra delle Fiandre e qu<strong>in</strong>di ambasciatore della corona<br />

di <strong>Spagna</strong> <strong>in</strong> Savoia dal 1603 al 1610. Dal 1617 al 1624 fu ambasciatore presso l’imperatore e<br />

dal 1626 al 1628 a Roma. Tornato <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> venne nom<strong>in</strong>ato consigliere di stato e presidente<br />

del consiglio degli ord<strong>in</strong>i. Sposò Catal<strong>in</strong>a Veléz de Guevara y Orbea contessa di Oñate. Morì<br />

nel 1644, Barrios, El consejo, pp. 373-374; Elliott, Il miraggio, ad <strong>in</strong>dicem.<br />

5 Cesare Monti.<br />

6 Anna Carafa (1607-1644), figlia di Antonio dei pr<strong>in</strong>cipi di Stigliano. Sua nonna era Isabella<br />

Gonzaga, vedova di Luigi Carafa, dalla quale ereditò il ducato di Sabbioneta. Avrebbe<br />

dovuto sposare Giovanni Carlo de Medici, ma il conte di Olivares si oppose alle nozze<br />

perché voleva darla <strong>in</strong> sposa a Ramiro Nuñez Felipez de Guzmán duca di Med<strong>in</strong>a de las<br />

Torres, rimasto vedovo di una sua figlia. Anna sposò dunque il duca di Med<strong>in</strong>a nel 1636<br />

portandogli <strong>in</strong> dote un milione e settecentomila ducati. Ad un anno dalle nozze il duca<br />

di Med<strong>in</strong>a de las Torres fu nom<strong>in</strong>ato vicerè di Napoli, carica che mantenne f<strong>in</strong>o al 1643,<br />

Candida Gonzaga, Memorie, vol. I, p. 181; Diccionario, vol. II, p. 1302.<br />

7 Scipione Gonzaga (1596-1670), figlio di Ferrante Gonzaga dei pr<strong>in</strong>cipi di Bozzolo e di<br />

Isabella di Alfonso Gonzaga conte di Novellara. Cresciuto sotto la guida della madre, assunse<br />

l’amm<strong>in</strong>istrazione del pr<strong>in</strong>cipato nel 1613. Nel 1636, alla morte della cug<strong>in</strong>a Isabella<br />

senza prole maschile, ottenne dall’imperatore l’<strong>in</strong>vestitura del ducato di Sabbioneta,<br />

<strong>in</strong>vestitura che venne contestata dalla monarchia di <strong>Spagna</strong> che, <strong>in</strong>vece, aveva conferito<br />

questo titolo alla famiglia Gúzman. Nel 1652 il duca di Mantova gli diede il marchesato<br />

d’Incisa nel Monferrato. Dal 1635 al 1641 fu ambasciatore imperiale presso la Santa Sede

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