Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
tore appresso sua maestà, poiché corrispondiamo con pieno desiderio d’ogni
sua prosperità all’amore che in ogni tempo ha dimostrato a questa casa. Et
passando poi a quel che risguardi sua maestà, vi diffonderete in asseverar
largamente il nostro non mai interrotto ossequio verso la maestà sua et la
nostra vera costante inclinazione, non punto differente dai nostri oblighi
verso quella corona. Et se egli vi replicasse con toccar qualche cosa della
nostra neutralità fra le due corone per dar qualche sorte di dubbio alle vostre
asseveranze, potrete soggiugnere che i negoziati di quei tempi, partecipati
in Spagna et ai ministri di sua maestà in Italia, possono ben havere più che
suffi cientemente giustifi cato la necessità che ce ne fu imposta et la mira che
non meno che alla nostra conservazione havemmo al miglior servizio della
maestà sua in ordine al mantener questi stati esenti da ogni accidente pregiudiciale
anche a sua maestà, come felicemente è avvenuto et come pure il
Rinuccini, più informatone di voi j , può haver dimostrato al signor governatore
antecessore et sarà sempre per fare eziandio con sua eccellenza istessa,
quando così sia per gustare. Et ripigliando voi il complimento / c. 602r /
et l’espressione della nostra parziale osservanza verso la corona di Spagna,
affermerete il nostro immenso giubilo per la riduzione del popolo di Napoli
all’obbedienza di sua maestà et esplicherete ciò con maniera et parole le più
effi caci che vi sovverrano. Et dentro k tre o quattro giorni che vi si concedono
di stanza a Milano ripiglierete una seconda audienza per licenziarvi et ve ne
partirete per ritornarvene a quella strada che più a voi piacerà, avvertendo a
chiedere scorte et convoi, mentre volendo venirvene per lo stato di Genova
sentiste di poter correr qualche risico verso i confi ni di dare in soldati del
partito avversario l o pure delli istessi spagnoli, che scorressero questi ostilmente
et quelli con mala disciplina nei medesimi confi ni.
Se il signor cardinale Monti arcivescovo vi manderà a far qualche complimento
anderete a visitar sua eminenza, presentandole la nostra lettera et parlandole
con asseverazione della stima grande che facciamo della sua persona
et del suo affetto verso di noi, et con certifi car l’eminenza sua della corrispondenza
dell’animo nostro pieno di desiderio di servirla in tutte le occasioni,
come saranno per far sempre ancora li signori cardinali nostro fratello et zio. /
c. 602v / Et saprete che anche questo è uno de’ cardinali amici nostri.
Ad altri ministri et personaggi non siamo soliti di scrivere con le spedizioni
de’ nostri mandati.
j Segue «have-» cancellato.
k Corretto nell’interlineo su «passati» a testo cancellato.
l Segue «che scorress-» cancellato.