Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

56. A Giovanni Lorenzo Malaspina 417
della stima che facevano del valor di sua eccellenza i nostri serenissimi
antecessori j , noi saremo sempre più disposti a dargli segno della nostra
et del particolare desiderio che haviamo di servirlo non solamente come
ministro tanto principale di sua maestà cattolica, ma come cavaliere k di
merito eminente per se stesso, et farete scusa dell’indugio di questa nostra
dimostratione sopra l’impedimento sudetto; et nella medesima udienza vi
licentierete per non dargli niuna briga, se già l sua eccellenza non mostrasse
gusto di rivedervi.
Vi diamo poi lettere per il castellano di Milano, don Garzia Bravo 2 , acciò
possiate visitare ancor lui per parte nostra et assicurarlo del nostro affetto et
stima, come anche farete col gran cancelliere 3 et col principe di Montenero,
per i quali parimente vi diamo lettere; ma in questa / et in tutte le altre
parti delle nostre commessioni vi governerete interamente secondo il parere
del segretario Pandolfi ni, il quale se non stimasse a proposito che voi presentaste
la lettera al principe di Montenero perché egli pretendesse il titolo
di eccellenza, la riterrete, senza però lasciar di visitarlo et di fargli fede del
nostro vero affetto et del desiderio che habbiamo d’ogni suo contento.
Noi crediamo che troverete in Milano il signor cardinale Trivultio 4 ,
nel qual caso visiterete sua eminenza m doppo esser stato dal signor duca
di Feria, rappresentandole che con tale haviamo havuto caro di potergli
ricordare la nostra affezionatissima volontà et il desiderio estraordinario
che teniamo di servirla.
Et poi seguiterete le visite de’ suddetti castellano, gran cancelliere et principe
di Montenero, et anche del n principe Doria et del marchese Spinola 5 , che
pure c si ritrovono in Milano o , portando voi nostre lettere anche per loro.
Se voi sarete visitato da p cavalieri amici nostri, come facilmente può avvenire,
/ voi renderete la visita a ciascuno di essi conforme al consiglio del
Pandolfi ni, et massimamente a’ signori Serbelloni, Visconti et altri simili:
et altro non ci sovviene di ordinarvi, rimettendoci nel resto alla vostra prudenza,
et il signor Iddio vi accompagni.
j «i nostri serenissimi antecessori» corretto nell’interlineo su «il granduca nostro padre» a
testo cancellato.
k Segue «per se stesso degno di eminente merito» cancellato.
l Segue «egli» cancellato.
m Segue «subito fatta la» cancellato.
n Segue «del marchese Spinola» cancellato.
o Segue «dic-» cancellato.
p Segue «dal cavaliere Fabrizio Serbelloni» cancellato.