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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Introduzione al secondo volume XXXV<br />

Quasi due anni più tardi, nel corso di una temporanea fase di riavvic<strong>in</strong>amento<br />

all’orbita spagnola, favorita dall’appoggio di rilevanti personaggi<br />

della corte iberica, e ora r<strong>in</strong>forzata dalle speranze di nuovi sviluppi con la<br />

recentissima morte di Filippo II e l’avvicendamento sul trono del figlio<br />

Filippo III, Ferd<strong>in</strong>ando offre al nuovo re, per tramite del marchese di<br />

Denia, Francisco Gómez de Sandoval 77 , il suo qualificato appoggio <strong>in</strong><br />

occasione di futuri conclavi per l’elezione del pontefice, ritenendo questa,<br />

accanto alla conservazione degli stati spagnoli d’italia, una delle questioni<br />

più rilevanti e nevralgiche per la monarchia spagnola. In questo suo servizio,<br />

Ferd<strong>in</strong>ando sa di poter mettere <strong>in</strong> campo, oltre a «molte amicizie con<br />

card<strong>in</strong>ali e tanti altri <strong>in</strong>teressi che ha la mia casa, si può dire ab antico, <strong>in</strong><br />

Roma», anche il peso di «tutte le amicitie et adherentie», specie di card<strong>in</strong>ali,<br />

che egli stesso si è guadagnato <strong>in</strong> 24 anni di card<strong>in</strong>alato quasi tutti<br />

trascorsi alla corte papale 78 . Ferd<strong>in</strong>ando si lancia poi <strong>in</strong> una serrata analisi<br />

critica dell’operato di alcuni pontefici del passato, «che hanno o negletto il<br />

debito dello offizio loro, o fatto contro di esso». Infatti, «sicome un papa<br />

buono, pacifico et prudente è causa non solo <strong>in</strong> italia ma <strong>in</strong> tutte le prov<strong>in</strong>cie<br />

di christianità di <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti beni, così per contrario nascono tutti e’ mali<br />

da un papa male <strong>in</strong>tenzionato, et purtroppo è notorio che tutte le perturbazioni<br />

della christianità, et massimamente <strong>in</strong> Italia, della quale sua maestà<br />

ha la più bella et migliore et maggior parte, sono per lo più avvenute per<br />

colpa dei pontefici» 79 .<br />

sorte di pur colorita pretensione, nonché di giusto titolo, et la terza che la <strong>in</strong>troduzzione di<br />

madama [Crist<strong>in</strong>a di Lorena, <strong>in</strong> nome dei cui diritti l’occupazione era stata fatta nel 1591] <strong>in</strong><br />

quello scoglio et quella parte di autorità che vi habbiamo è stata sempre con conditione et<br />

patto espresso di non dar mai quel luogo a pr<strong>in</strong>cipe forestiero» (ivi, p. 56).<br />

77 Su questo <strong>in</strong>fluente personaggio, favorito di Filippo III, sotto il cui regno eserciterà<br />

poteri di governo f<strong>in</strong>o al 1618, cfr. <strong>in</strong>fra, n. 5 a p. 68.<br />

78 Istruzione n. 8, a Francesco Guicciard<strong>in</strong>i residente <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, 3 dicembre 1598, <strong>in</strong>fra,<br />

pp. 75-79. Questa profferta non impedisce comunque al granduca toscano di rivendicare<br />

<strong>in</strong> pari tempo il suo buon diritto a schierarsi, come già <strong>in</strong> passato, contro quei card<strong>in</strong>ali<br />

che si siano dimostrati nemici irriducibili della sua casata, senza che per questo il re di<br />

<strong>Spagna</strong> debba eventualmente ritenersi offeso (ivi, p. 76).<br />

79 Ivi, p. 77. Ferd<strong>in</strong>ando prosegue poi addentrandosi <strong>in</strong> questioni legate alla corte pontificia,<br />

e particolarmente ai maneggi legati al conclave del 1590, successivo alla morte di papa<br />

Sisto V, e auspicando <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la destituzione dell’attuale ambasciatore spagnolo a Roma,<br />

Antonio Fernández de Córdova, duca di Sessa, colpevole a suo dire, d’<strong>in</strong>tesa col pr<strong>in</strong>cipe<br />

Doria, di «certe dottr<strong>in</strong>e et appassionate f<strong>in</strong>ezze et privati <strong>in</strong>teressi … con diservitio di sua<br />

maestà», e la sua sostituzione con Juan de Idiaquez, uno dei pr<strong>in</strong>cipali sostenitori del granduca<br />

presso la corte spagnola (ivi, p. 79). In realtà il Sessa fu confermato al suo posto di<br />

ambasciatore dal nuovo re, con anche una gratifica ed un aumento di stipendio. Sulla corte

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