Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

52. A Michelangelo Baglioni 393
la successione di quella corona, per servizio di Dio et della christianità. Il
medesimo offi zio farete poi per le serenissime nostra madre et ava et del signor
cardinale, de’ quali porterete lettere per sua maestà, et in nome anche
di tutti i principi nostri zio et fratelli. Ma prima di chiedere detta udienza,
per mezzo dell’istesso nostro segretario procurerete al vostro arrivo in corte
d’intendere se il signor conte duca havesse gusto di vedervi innanzi di havere
udienza dal re, nel qual caso, rappresentandogli la nostra gran confi denza
et dandogli conto della causa della vostra missione, lo pregherete di consiglio
et di aiuto così per l’essecuzione del complimento come poi per ogni
negozio che vi occorresse trattare, secondo gli ordini che riceverete di mano
in mano da noi. Et del medesimo lo richiederete instantemente anche doppo
l’udienza di sua maestà, se non haverà voluto vedervi prima, et con parole
di piena asseverazione v’ingegnerete di assicurarlo che il nostro affetto verso
l’eccellenza sua corrisponde alla stima che meritano la prudenza et il valore
di che sta ripieno, con tanto rilevante servizio del re et della corona quanto
è noto al mondo, et che con tale affetto et stima camina del pari il nostro
desiderio di servirla.
Finito il complimento con sua maestà b , le direte che non havendo noi per
ancora fatto elezzione di ambasciatore ordinario in luogo di monsignor Avevardo
Medici defunto, che l’anderemo sollecitando, habbiamo commesso a voi
che vi fermiate in quella corte fi nché l’habbiamo et eletto et mandato, acciò
risegga sempre appresso la maestà sua persona che rappresenti la nostra devozione
et la nostra prontezza per l’essecuzione de’ suoi c comandamenti. /
Facendo poi chiedere udienza alla maestà della regina, per la quale pure
vi diamo lettere, doppo che l’havrete riverita vi rallegrerete seco in nome
nostro della grazia che Iddio le ha fatta di così felice parto et del benefi zio
che ne vengono a ricevere con […] d del re et della corona di Spagna, tanti
regni et grandi stati suggetti al re cattolico, rendendo intanto certa sua maestà
che, conoscendo noi quel che richiede il debito della nostra osservanza
et servitù verso la maestà sua, non penseremo di poterlo mai sodisfare senza
il favore de’ suoi comandamenti, et che però voi tenete ordine di non cessar
mai di supplicarnela; esseguendo poi anche con sua maestà la commessione
che havete delle serenissime nostre madre et ava et dagli altri principi nostri
zii et fratelli.
b «finito … maestà» soprascritto ad altra frase illeggibile.
c «suoi» corretto nell’interlineo al posto di «nostri» a testo cancellato.
d Termine di incerta lettura.