Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

INDICE ONOMASTICO E TOPONOMASTICO
A cura di Riccardo Barotti
Le voci onomastiche sono ordinate secondo il cognome (a cui segue il nome per esteso),
salvo per re o imperatori (e consorti), che sono indicizzati per nome.
Per i papi è stato indicato il nome adottato dopo l’elezione, aggiungendo, tra parentesi,
il nome di battesimo. Sono specificati i diversi titoli degli incaricati diplomatici medicei
(ambasciatore, residente, agente, segretario ecc.). Si è cercato di annotare succintamente
anche i principali titoli, cariche, dignità (specialmente quella cardinalizia) degli altri
personaggi contenuti nell’indice, in particolare quando necessari per una più univoca
identificazione della persona.
Nelle fonti pubblicate sono presenti numerose oscillazioni nella grafia di nomi e cognomi
non italiani, soprattutto fra lingua italiana e spagnola (es. Luis/Luigi). Oltre agli opportuni
rimandi, le varianti ove possibile sono state indicate in modo riassuntivo nell’indice, sotto
la voce principale.
Di norma i cognomi spagnoli sono composti almeno di due termini. In taluni casi, però,
in particolare quando le casate familiari sono molto ramificate, se ne usa uno solo. Questa
distinzione, tratta dalla prassi in uso al tempo, è stata mantenuta ove possibile: così, per
esempio, sono stati differenziati i rami del clan Alba-Toledo, ordinandoli rispettivamente
sotto Álvarez e sotto Toledo. Per il casato degli Asburgo/Austria è stato preferito l’uso
“Austria” sia per il ramo spagnolo che per quello austriaco.
Sono stati esclusi dall’indicizzazione i sovrani toscani (dinastia Medici) e spagnoli regnanti
dal 1537 in avanti: Cosimo I, Francesco I e gli altri granduchi; Carlo V, Filippo II e i
successivi re di Spagna. Non compaiono inoltre nell’indice i termini Firenze e Spagna.
Si sono inseriti richiami toponomastici soltanto per le località citate come realtà
geografiche. Restano quindi esclusi i luoghi presenti come parti di titoli gentilizi,
ecclesiastici o istituzionali (es: nessuna voce per Arpino e Sora, citati soltanto come titoli
nobiliari di Giacomo Boncompagni, duca di Sora e conte d’Arpino; nessuna voce per Pisa
se è citato l’arcivescovo di Pisa, nè per Napoli se è citato il viceré di Napoli).
Sono in maiuscolo i nomi degli autori citati in bibliografia (cognome seguito dall’iniziale
del nome di battesimo).
Sono in corsivo i nomi dei personaggi citati nel testo delle istruzioni rimasti non identificati
o di assai incerta identificazione.
I rimandi dell’indice si riferiscono al numero di pagina del volume.