Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei (1587-1648)
con più vantaggio. Hanno sempre mostrato, così Leganès come don Francesco,
di non pretender meno di 20 mila scudi il mese, ma a noi non comple di
arrivarvi, sì per le medesime ragioni com’ancora per non confermare con questo
essempio una tale introduzzione. Però sarà vostro pensiero a persuadere l’un et
l’altro a non ostinarsi in questa somma, e per far loro conoscere il punto del ritorno
delli nostri vassalli, secondo che potrete vantaggiarvi così andrete crescendo
prima in 16 mila, poi in 17 mila scudi il mese, passando in ultimo a 18 mila
al più, quando haverete fatto ogni diligenza per non vi arrivare; mostrando ancora
di pigliar da voi medesimo questo arbitrio, e senza nostro ordine. E per superare la
diffi cultà che vi fusse data in ritirar la gente, rappresenterete che deve venire
in difesa de’ porti di sua maestà come sopra, essendone noi richiesti dal conte
di Monterei .
Al signor don Francesco mostrate quanto ci promettiamo del suo affetto
in questo negozio, e che non dubitiamo punto che non sia per facilitarlo.
Anzi, ci pare che mostrando al signor marchese di Leganes che non vogliate
interromperlo ne’ suoi gravi affari, trattiate solamente con don Francesco medesimo,
sperando che troverete in lui molta maggiore facilità o vantaggio nostro.
Però confi diamo il tutto alla / c. 591v / vostra prudenza, con speranza che
saprete condurlo a fi ne con sodisfazione nostra, avvertendo di non ammettere
che suppliamo con denari al defetto del numero tenendo costì la soldatesca, perché
non conviene per molti rispetti, ma in luogo di essa daremo denaro, come s’ è
detto. Et Dio vi guardi.
Il granduca di Toscana
(SI)
Andrea Cioli