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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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25. A Francesco Malasp<strong>in</strong>a 213<br />

1 Francesco Guglielmo Malasp<strong>in</strong>a di Treggiana (o Tresana) marchese di Castevoli, figlio di<br />

Francesco Guglielmo e Susanna di Gianv<strong>in</strong>cenzo Malasp<strong>in</strong>a marchese di Monteregio. Il padre<br />

fu ambasciatore di Mantova presso l’imperatore (1571), dal quale ottenne l’<strong>in</strong>vestitura<br />

di Treggiana. Dal 1595 al 1598 Francesco fu residente granducale a Ferrara, a Modena dal<br />

1598 al 1600, qu<strong>in</strong>di fu <strong>in</strong>viato nel 1608 a Tor<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> Lorena, a Milano, <strong>in</strong> Svizzera, a Bruxelles<br />

e <strong>in</strong> Inghilterra, per condolersi della morte di Carlo duca di Lorena suocero del granduca.<br />

Nel 1610 fu <strong>in</strong>viato a Parma. Nel 1613 <strong>in</strong> veste di capitano dell’esercito fiorent<strong>in</strong>o fu<br />

<strong>in</strong>viato a Mantova al comando di due compagnie militari che il granduca Cosimo II mandò<br />

<strong>in</strong> soccorso dei Gonzaga, impegnati a combattere l’esercito dei Savoia che aveva <strong>in</strong>vaso il<br />

Monferrato. Il Litta riporta una notizia del 1603 dalla quale risulta che <strong>in</strong>torno a quell’anno<br />

Francesco Guglielmo era stato scomunicato e privato dell’amm<strong>in</strong>istrazione del feudo di<br />

Treggiana, di cui chiedeva la restituzione nel 1606 ai magistrati di Pontremoli. Ad essi<br />

chiedeva, <strong>in</strong>oltre, di farsi mediatori con i suoi vassalli “che avevano fatte molto rappresentanze<br />

contro di esso al governatore spagnuolo <strong>in</strong> Milano”. Sposò Anna di Lazzaro Malasp<strong>in</strong>a<br />

marchese d’Olivola, vedova del marchese Galeazzo Canossa. Morì nel 1613, Sod<strong>in</strong>i, L’Ercole,<br />

p. 54; Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, pp. 147-148; Litta, Famiglie, vol. 9, tav. XI.<br />

2 Enrico II (1563-1624), figlio di Carlo III duca di Lorena e Claudia di Valois e, dunque,<br />

fratello di Crist<strong>in</strong>a che nel 1589 aveva sposato Ferd<strong>in</strong>ando I granduca di Toscana. Nel 1585<br />

sposò Cater<strong>in</strong>a di Borbone e, rimasto vedovo, nel 1606 sposò Margherita Gonzaga figlia<br />

del duca di Mantova. Divenne duca di Lorena alla morte del padre avvenuta nel giugno<br />

1608, DN, vol. IV, p. 642.<br />

3 Margherita Gonzaga (1591-1632), figlia di V<strong>in</strong>cenzo I duca di Mantova e della seconda<br />

moglie Eleonora de Medici, figlia di Francesco I granduca di Toscana. Nel 1606 Margherita<br />

sposò Enrico II duca di Lorena, Mozzarelli, Lo Stato, p. 445; DN, vol. IV, p. 642.<br />

4 Francesco di Lorena (1572-1632), terzo figlio di Carlo III duca di Lorena e Claudia di<br />

Valois. Nel 1572 assunse il titolo di conte di Vaudemont. Sposò Crist<strong>in</strong>a de Salm (1576-<br />

1627). Nel novembre 1624, alla morte del fratello Enrico II, ottenne il diritto di successione<br />

al titolo ducale, ma abdicò <strong>in</strong> favore del figlio Carlo IV (1604-1675), DN, vol. IV,<br />

p. 642.<br />

5 Claire Marie, prima moglie di Auguste de Lunebourg duca di Brunswick. Figlia di Bogislas<br />

duca di Pomerania, sposò il duca di Brunswick nel 1607. Morì senza figli nel 1632 e il<br />

marito sposò Dorothée, figlia del pr<strong>in</strong>cipe Rodolfo d’Anhalt, DN, vol. 3, pp. 318.<br />

6 Carlo Emanuele I di Savoia.<br />

7 Maurizio Savoia (1593-1657), terzo ed ultimo figlio di Carlo Emanuele I duca di Savoia<br />

e Cater<strong>in</strong>a d’Austria. Nel 1607, a soli 14 anni, fu creato card<strong>in</strong>ale con grande soddisfazione<br />

del padre: la porpora card<strong>in</strong>alizia del figlio appariva al duca la via maestra per migliorare<br />

qualitativamente la presenza e l’<strong>in</strong>fluenza dei Savoia presso la curia romana. Nel 1615 Carlo<br />

Emanuele lo nom<strong>in</strong>ò luogotenente e nel 1618 lo <strong>in</strong>viò a Parigi a trattare il matrimonio del<br />

fratello Vittorio Amedeo con Crist<strong>in</strong>a, figlia di Luigi XIII. Nel 1622 si recò a Roma e Luigi<br />

XIII lo nom<strong>in</strong>ò protettore della corona di Francia, <strong>in</strong>carico che lasciò nel 1635 per divenire<br />

protettore dell’Impero, decisione che gli fece perdere i suoi appannaggi. Nel 1637 morì il<br />

fratello Vittorio Amedeo e così la moglie Crist<strong>in</strong>a assunse la reggenza del ducato che venne<br />

contestata dal card<strong>in</strong>ale Maurizio e dal fratello Tommaso. Si scatenò un duro scontro che<br />

si placò soltanto nel 1642, quando a Maurizio fu assegnata la contea di Nizza e il collare<br />

dell’Annunziata. In quello stesso anno abbandonò la vita ecclesiastica e sposò sua nipote<br />

Maria, figlia del fratello Vittorio Amedeo e di Crist<strong>in</strong>a, ma il matrimonio restò senza figli.

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