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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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LII <strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

< > <strong>in</strong>tegrazione di omissione <strong>in</strong>volontaria dello scrivente;<br />

<strong>in</strong>tegrazione di omissione <strong>in</strong>volontaria dello scrivente non ricostruibile<br />

con sufficiente certezza;<br />

*** spazio lasciato <strong>in</strong> bianco dallo scrivente (come nel caso di patronimici,<br />

provenienze, etc.);<br />

– punteggiatura e maiuscolazione sono state modernizzate rispetto all’orig<strong>in</strong>ale<br />

delle istruzioni, separazione delle parole e segni diacritici sono stati<br />

anch’essi adattati all’uso moderno. Più precisamente:<br />

= sono stati <strong>in</strong>dicati con la m<strong>in</strong>uscola tutti i term<strong>in</strong>i ad eccezione di<br />

Impero, Chiesa, il Turco;<br />

= sono state separate, modernizzando, le parole: ilche, talche ecc.;<br />

= nel caso dell’uso di numeri arabi per papi e sovrani, sono stati modernizzati<br />

con la corrispondente cifra romana: es. Paolo 3° o Filippo 2 diventano<br />

Paolo III e Filippo II;<br />

= le cifre nel testo sono state sciolte e lasciate come si trovano, ovvero <strong>in</strong><br />

numeri romani o arabi.<br />

– datazione: nell’<strong>in</strong>testazione dell’istruzione la data è stata convertita allo stile<br />

comune, mentre è stato conservato lo stile orig<strong>in</strong>ario nel testo. In caso di assenza<br />

di datazione, ove possibile si è ricostruita la data, <strong>in</strong>dicandola entro parentesi<br />

quadre, e collocando conseguentemente l’istruzione secondo l’ord<strong>in</strong>e<br />

cronologico;<br />

– gli spagnolismi sono stati mantenuti nel testo, segnalandoli nei casi <strong>in</strong>certi<br />

con il sic: si vedano ciusma, per l’italiano ciurma, e sesso, trascrizione italianizzata<br />

del term<strong>in</strong>e seso, per cervello, giudizio (“et si mostrasse il poco sesso che<br />

teneva la signora sua sorella”, vol. I, istruzione n. 12, allegato a);<br />

– i titoli delle dignità e gli aggettivi che spesso li precedono sono stati sciolti<br />

e m<strong>in</strong>uscolizzati. Si segnalano i pr<strong>in</strong>cipali:<br />

N. S.re nostro signore<br />

S. B.ne sua beatitud<strong>in</strong>e<br />

S. M.tà sua maestà<br />

S.S. Ill.ma sua signoria illustrissima<br />

S. S.tà sua santità<br />

S.A., S. Alt.za sua altezza<br />

S. E., S. Ecc.a sua eccellenza<br />

V. E., V. Ecc.a vostra eccellenza.<br />

L’apparato di annotazioni critiche si compone di due ord<strong>in</strong>i di note: le note<br />

testuali, collocate a piè di pag<strong>in</strong>a, e le note storiche, poste alla f<strong>in</strong>e di ogni

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