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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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XX <strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

Il d’Elci era allora un giovane dignitario di corte all’<strong>in</strong>izio di una promettente<br />

carriera, che lo vedrà diventare, oltre un decennio più tardi, il più<br />

<strong>in</strong>fluente consigliere delle due granduchesse reggenti Crist<strong>in</strong>a di Lorena e<br />

Maria Maddalena d’Austria 31 .<br />

Questa missione doveva rappresentare per il Pannocchieschi d’Elci, già<br />

dest<strong>in</strong>ato, nei propositi del granduca, a succedere di lì a non molto all’attuale<br />

ambasciatore residente <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, Sallustio Tarugi arcivescovo di<br />

Pisa,allo stesso tempo una preziosa occasione di esperienza e un banco di<br />

prova delle sue capacità: gli si chiede perciò esplicitamente nell’istruzione<br />

di esercitare il suo spirito di osservazione, fare conoscenze, entrare nei meccanismi<br />

e nell’ambiente della corte; prepararsi <strong>in</strong>somma <strong>in</strong> modo da essere<br />

al momento opportuno <strong>in</strong> grado di esercitare al meglio il ruolo che sarebbe<br />

stato chiamato a svolgere <strong>in</strong> quella che Ferd<strong>in</strong>ando I def<strong>in</strong>iva nell’istruzione<br />

stessa la «più importante ambasceria che habbiamo» 32 . Ma poiché non<br />

bastano «le ambascerie, per grandi che le sieno, a dare credito a chi l’amm<strong>in</strong>istra,<br />

se l’ambasciatore non sia savio et valoroso», il nuovo ambasciatore<br />

dovrà mettere tutto il suo impegno<br />

«per sempre più imparare, et per potere sempre più accertare nel nostro servitio, guadagnandoci<br />

sempre più la gratia di lor maestà, del signor duca di Lerma et dei più potenti<br />

favoriti et adoperati m<strong>in</strong>istri, di mano <strong>in</strong> mano <strong>in</strong>vigilando, penetrando et raggu<strong>agli</strong>andoci<br />

curiosamente d’ogni cosa, et governandovi con decoro et gravità et prudenza, d’una<br />

sorte che vi guadagniate credito, riputatione et autorità 33 ».<br />

31 Su questo personaggio, cfr. F. ANGIOLINI, Pr<strong>in</strong>cipe, uom<strong>in</strong>i di governo e direzione politica<br />

nella Toscana seicentesca, <strong>in</strong> Ricerche di storia moderna IV <strong>in</strong> onore di Mario Mirri, a cura di G.<br />

BIAGIOLI, pp. 459-481, e i recenti approfondimenti di F. BIGAZZI, <strong>in</strong> particolare: Orso<br />

d’Elci, due granduchesse e un segretario, <strong>in</strong> Le donne Medici nel sistema europeo delle corti, abstract.<br />

32 Istruzione n. 24, cit., <strong>in</strong>fra, p. 201. La primaria rilevanza degli <strong>in</strong>teressi del granduca alla<br />

corte spagnola è costantemente ribadita nelle istruzioni della I metà del Seicento, epoca nella<br />

quale solo il rapporto con Roma viene considerato sullo stesso piano, se non addirittura prem<strong>in</strong>ente<br />

(cfr. Istruzione n. 66, a Gabriello Riccardi nuovo ambasciatore <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, del 4 ottobre<br />

1637, <strong>in</strong>fra, p. 466, dove gli <strong>in</strong>teressi del granduca presso la corte spagnola sono def<strong>in</strong>iti<br />

«i maggiori che <strong>in</strong> tutte le altre, fuori di quella di Roma»). Enfatizzato ancora una volta il<br />

ruolo didattico assegnato all’ambasciatore toscano attualmente ancora <strong>in</strong> carica: «mentre che<br />

state alla corte cattolica con titolo d’ambasciatore estraord<strong>in</strong>ario, et che essequite gl’offitii et<br />

le visite per noi come tale, solleciterà l’ambasciatore et solleciterete ancor voi d’<strong>in</strong>formarvi<br />

quanto più possiate dell’humore et del modo della corte et di tutti i lumi necessarii per potere<br />

ben servire, sì come si è anche detto nella lettera nostra all’ambasciatore» Istruzione n. 24,<br />

p. 201.<br />

33 Ibidem.

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