Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

77. A Lorenzo Capponi 563
Et se per vedere il signor don Giovanni speditamente quanto vi sarà possibile
haverete a passare a dirittura in Sicilia, doppo haver complito con sua
eccellenza non lascerete al ritorno di toccare a Napoli, per essequire con quel
signor viceré le commessioni di sopra datevi per i nostri interessi et per congratularvi
ancora con sua eccellenza in nome nostro del felice aggiustamento
seguito delle cose di quel regno.
Dal Depositario nostro generale haverete ricevuto il denaro solito darsi
per il viaggio ai cavalieri nostri mandati a Napoli. In galera vi concerterete
o col capitano o con lo scrivano quanto al vostro spesamento, ma a Napoli,
per il tempo che vi occorresse di stare in casa di Vincenzio de’ Medici, lo
riceverete da lui a conto nostro, così facendolo noi a esso ordinare.
Scriverete spesso al balì Gondi, così circa l’attenente alle commessioni che
vi diamo come ancora intorno alle occorrenze publiche, et lo farete parimente
per viaggio, quando vi avvenisse l’havervi / a fermare in qualche luogo. Et
nostro signore vi conduca et riconduca a salvamento. Dalla villa d’Artimino,
a’ 25 di settembre 1648.
Il granduca di Toscana
(SCI)
Giovan Battista Gondi
b) Aggiunta all’istruzione
Istruzione particolare sulle visite da rendere ad altri personaggi che il Capponi potrà incontrare
a Napoli, e sul cerimoniale da osservare con essi a seconda dei casi.
Originale, ASF, Mediceo del Principato, f. 2658, cc. 635r-636r. Reca in
calce le fi rme autografe del granduca Ferdinando II e del segretario di stato
Giovan Battista Gondi, ed il sigillo granducale impresso in carta su cera.
c. 635r / Aggiunta all’instruzzione datasi a voi, marchese Lorenzo Capponi,
nel vostro viaggio a Napoli; de’ 25 di settembre 1648.
Quando havesse a darsi il caso che voi haveste a complire col signor don
Giovanni d’Austria in mare, concertatovi col capitano della nostra galera in
ordine alla nostra volontà, quale li signifi cherete, che si habbia ad andare
in traccia dell’armata sopra di cui sarà esso signor don Giovanni mentre si
credesse che ella non fosse troppo allargata al mare; potendo essere che ella
fosse per navigare verso le coste di queste marine per arrivare nel Genovesa-