22.06.2013 Views

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

314<br />

<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

30 Probabilmente si tratta di Niccolò di Montalbano, che nel 1618 fu <strong>in</strong>viato a Milano dal<br />

granduca di Toscana per complimentare il nuovo governatore e nel 1617 ai conti Peretti<br />

per <strong>in</strong>vitarli a Firenze durante il loro soggiorno ai bagni di San Casciano, Del Piazzo, Gli<br />

<strong>ambasciatori</strong>, pp. 55, 123.<br />

31 Iacopo Strozzi, fiorent<strong>in</strong>o, capitano di reggimento dell’esercito granducale. Combattè <strong>in</strong><br />

molte campagne militari al fianco delle truppe imperiali, tra cui <strong>in</strong> Boemia nel 1618 con<br />

Lorenzo de Medici e nel 1619-20, come luogotenente colonnello, con il giovane Pietro di<br />

Cosimo I. Insieme ad altri soldati italiani, tra i quali Diodati e Piccolom<strong>in</strong>i, partecipò all’assass<strong>in</strong>io<br />

del generale Wallenste<strong>in</strong>. Nel 1628 fu <strong>in</strong>viato dal granduca <strong>in</strong> corte imperiale.<br />

Come premio per i suoi servigi fu <strong>in</strong>signito dall’imperatore del titolo di conte. Morì nei<br />

primi anni Trenta del Seicento, Sod<strong>in</strong>i, L’Ercole, ad <strong>in</strong>dicem; Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>,<br />

pp. 83, 164.<br />

32 Giovanni de Medici, figlio di Raffaele marchese di S. Angelo del ramo discendente da<br />

Giovanni di Averardo. Militò nell’esercito spagnolo nel 1620 durante la campagna <strong>in</strong> Valtell<strong>in</strong>a.<br />

Nel 1630 partecipò alle operazioni contro Casale nella guerra per la successione del<br />

Monferrato al comando di un reggimento di lombardi. Fu qu<strong>in</strong>di richiamato <strong>in</strong> Toscana<br />

col grado di generale d’artiglieria. Nom<strong>in</strong>ato presidente del consiglio di guerra e sovr<strong>in</strong>tendente<br />

delle fortezze, nel 1643 durante la guerra di Castro fu <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> aiuto a Pistoia e<br />

Prato, Valori, Condottieri, p. 115.<br />

33 Geri della Rena, fiorent<strong>in</strong>o, detto Gil. Nel 1620 il duca di Feria, governatore di Milano,<br />

lo nom<strong>in</strong>ò comandante nella guerra contro i Grigioni. Nel 1627 fu <strong>in</strong>viato col grado<br />

di maestro di campo <strong>in</strong> aiuto del duca di Savoia contro i francesi. Nel 1630 partecipò alle<br />

operazioni <strong>in</strong>torno a Casale. Passato <strong>in</strong> Germania, nel 1633 combatté a Rhenifeld col duca<br />

di Feria, con il quale entrò a Basilea. Fu maestro di campo generale a Milano e membro<br />

del senato milanese nel 1635, carica riconfermata nel 1648 dopo una lunga permanenza <strong>in</strong><br />

<strong>Spagna</strong>. Il re di <strong>Spagna</strong>, come premio per i suoi servigi, lo <strong>in</strong>signì del titolo di marchese di<br />

Giovagallo, Mecatti, Storia, pp. 86, 205; Arese, Le supreme, p. 115; Cremon<strong>in</strong>i, Il consiglio,<br />

p. 234; Valori, Condottieri, p. 319.<br />

34 Orazio Strozzi, figlio di Lorenzo e Dianora di Pierantonio Band<strong>in</strong>i, si recò giovanissimo alla<br />

corte di <strong>Spagna</strong> dove fu paggio e poi gentiluomo di Filippo III. Passando <strong>in</strong> Sicilia nel 1617<br />

fu ascritto alla milizia <strong>in</strong> qualità di capitano di cavalleria e nel 1632 diventò commissario<br />

generale della compagnia siciliana. Nel 1633 fu eletto pretore di Palermo, carica che ricoprì<br />

anche nel 1638 e 1639. Nel 1636 fu nom<strong>in</strong>ato castellano del Salvatore di Mess<strong>in</strong>a. Filippo<br />

IV nel 1637 lo <strong>in</strong>vestì del marchesato di Flores <strong>in</strong> Sicilia. In quello stesso anno diventò conservatore<br />

del real patrimonio. Nel 1648 fu spedito a Mess<strong>in</strong>a dal card<strong>in</strong>ale Trivulzio, capitano<br />

generale del regno, per ottenere milizie da don Giovanni d’Austria e qu<strong>in</strong>di soffocare i<br />

tumulti popolari che da ormai un anno agitavano il regno. Fu anche quattro volte deputato<br />

del regno di Sicilia e uditore generale della gente di guerra. Vestì l’abito di cavaliere dell’ord<strong>in</strong>e<br />

di Alcantara. Morì a Palermo nel 1654. Sposò Costanza, figlia di Girolamo barone del<br />

Term<strong>in</strong>e, dalla quale ebbe quattro figli, Litta, Famiglie, vol. V, tav. XXI.<br />

35 Carlo Borromeo conte di Arona (1586-1652), secondogenito di Renato I e di Ersilia<br />

Farnese, figlia naturale di Ottaviano I duca di Parma. Nel 1633 fu <strong>in</strong>viato come ambasciatore<br />

presso la repubblica di Venezia <strong>in</strong> nome del card<strong>in</strong>ale <strong>in</strong>fante don Fernando, figlio<br />

di Filippo III di <strong>Spagna</strong>. Nel 1644 conseguì la carica di maestro di campo della cavalleria<br />

lombarda. Fu cittad<strong>in</strong>o onorario di Brescia. Diede <strong>in</strong>izio alla famosa villa dei Borromeo sull’isoletta<br />

detta di S. Vittore poi chiamata Isola Bella, <strong>in</strong> onore della moglie Isabella d’Adda,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!