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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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36. A Ippolito Buondelmonti 311<br />

dopo a Monaco. Sposò Ana Fernández de Córdoba y Figueroa, figlia del qu<strong>in</strong>to marchese di<br />

Priego, Diccionario, vol. II, p. 1211; Pérez Bustamante, La España, pp. 281, 290; Barrios,<br />

El consejo, pp. 357-358.<br />

6 Ana Fernández de Córdoba y Figueroa, figlia del qu<strong>in</strong>to marchese di Priego, Barrios, El<br />

consejo, pp. 357-358.<br />

7 I Tassis (Tassi, Tasso, Taxis), antica famiglia di orig<strong>in</strong>e bergamasca, membri del patriziato<br />

milanese, ebbero tra ‘500 e ‘600 il monopolio delle poste nello stato di Milano, a Venezia,<br />

Genova, Roma, Napoli, <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, nelle Fiandre, <strong>in</strong> Germania e Austria. Attraverso un’abile<br />

politica matrimoniale la casata si suddivise <strong>in</strong> diversi rami: Zapata-Tasso <strong>in</strong> Sicilia; Bordogna-Tasso<br />

<strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o; Thurn und Taxis <strong>in</strong> Germania; de Tassis y Peralta <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>. Questi<br />

ultimi discendevano da Giovanni di Raimondo Tassis. Entrato giovanissimo al servizio del<br />

re di <strong>Spagna</strong>, Giovanni sposò la nobildonna spagnola Maria Perlata e <strong>agli</strong> <strong>in</strong>izi del Seicento<br />

passò <strong>in</strong> Italia, dove nel 1598 ottenne la carica per la vita - che la sua famiglia deteneva f<strong>in</strong><br />

dai primi anni del ‘500 - di capo dell’ufficio di corriere maggiore dello stato di Milano. Alla<br />

sua morte, avvenuta nel 1607, la carica andò al figlio Giovanni (Juan) de Tassis y Peralta<br />

(1587-1622), secondo conte di Villamediana, che fu poeta, amico di Lope de Vega e di Luis<br />

de Gòngora. Intorno al 1600-1601 Giovanni sposò Ana de Mendoza y Aragón, figlia di Enrique<br />

nipote del duca del Infantado, dalla quale ebbe una sola figlia che morì poco dopo la<br />

nascita. Fu a lungo <strong>in</strong> Italia al seguito del duca di Lemos, suo mecenate. Nel 1608 vendette<br />

la carica di corriere maggiore dello stato milanese al genovese G. B. Serra. Nel 1617 tornò<br />

<strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> e il Serra ottenne da Filippo III la perpetuità della carica, appena fossero est<strong>in</strong>te le<br />

vite concesse ai Tassis, ovvero alla morte di Giovanni. Probabilmente, al rientro di Giovanni<br />

<strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>, la carica di corriere maggiore delle poste di Milano passò ad un altro membro<br />

della casata lombarda e qu<strong>in</strong>di a Luc<strong>in</strong>a Tassis, la cui identità rimane però sconosciuta. Oltre<br />

a Luc<strong>in</strong>a, altre due donne della famiglia Tassis ricoprirono la carica di generale delle poste:<br />

Vittoria Tassis-Zapata, alla quale Filippo IV riconobbe il diritto di esercitare la carica di<br />

correo mayor di Napoli nel 1639, e Catal<strong>in</strong>a Vélez Landrón de Guevara Manrique de la Cerda,<br />

quarta contessa di Villamediana che divenne correo mayor di <strong>Spagna</strong> nel 1657, Storia di<br />

Milano, vol. XII, Milano 1959, p. 155; ESNI, vol. VI, pp. 551-553; Caizzi, Il corriere, pp.<br />

144-145; Montáñez Matilla, El correo, pp. 70-76, 112, 114-115.<br />

8 Ottavio Codogno nacque <strong>in</strong>torno al 1570 probabilmente a Milano, dove divenne funzionario<br />

del ducato, qu<strong>in</strong>di luogotenente delle poste ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e maestro delle poste milanesi.<br />

Pubblicò nel 1608 un trattato sulle poste, opera che ebbe molta fortuna e che diventò una<br />

vera e propria guida per il viaggiatore del XVII secolo, L. Bertoni, <strong>in</strong> DBI, vol. 26, Roma<br />

1982, pp. 598-599.<br />

9 Giulia Cusani, figlia di Guido Cusani marchese di Ponte ed Albarola e di Anna di Annibale<br />

Visconti dei conti di Saliceto. Nata nel 1574, già vedova del conte Alessandro Serbelloni,<br />

sposò <strong>in</strong> seconde nozze il conte Carlo Ras<strong>in</strong>i, Di Crollanza, Dizionario, vol. II, pp.<br />

401-402; Calvi, Famiglie, vol. III, tav. II.<br />

10 La famiglia Ras<strong>in</strong>i, appartenente al patriziato milanese, ricevette il titolo di conti di Castelnovetto<br />

nel 1573. Carlo fu dal 1615 al 1633, anno della morte, uno dei sessanta decurioni<br />

di Milano. Sposò Giulia di Guido Cusani marchese di Ponte ed Albarola, Di Crollanza,<br />

Dizionario, vol. II, pp. 401-402; Calvi, Famiglie, vol. III, tav. II; Arese, Elenchi,<br />

pp. 165, 195.<br />

11 Bernabò di Bernabò Barbò nel 1610 fu nom<strong>in</strong>ato commissario generale degli eserciti di<br />

Lombardia e Piemonte. Nel 1613 fu membro del consiglio segreto di Milano e governatore

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