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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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<strong>Istruzioni</strong> <strong>agli</strong> <strong>ambasciatori</strong> e <strong><strong>in</strong>viati</strong> <strong>medicei</strong> (1587-1648)<br />

1 Giovanni Corsi marchese di Caiazzo, figlio di Iacopo, ambasciatore granducale. Come il<br />

padre, <strong>in</strong>traprese la carriera diplomatica e politica, pur senza raggiungere i successi del fratello<br />

Lorenzo. Nel 1634 fu <strong>in</strong>viato dal granduca a Milano per salutare il nuovo governatore,<br />

come attesta questa istruzione. Nel 1637 fu eletto senatore. Nel 1655 si recò a Roma <strong>in</strong><br />

visita a papa Alessandro VII e qu<strong>in</strong>di fu colto da “apoplessia” e “<strong>in</strong> stato <strong>in</strong>felicissimo visse<br />

f<strong>in</strong>o al 1661”, anno della sua morte. La figlia Laura sposò il marchese Giovanni V<strong>in</strong>cenzo<br />

Salviati e il figlio Domenico fu elevato al card<strong>in</strong>alato nel 1668, SSFCT, Corsi, vol. I, p. 3;<br />

Del Piazzo, Gli <strong>ambasciatori</strong>, p. 138.<br />

2 L’arciduca card<strong>in</strong>ale Ferd<strong>in</strong>ando di <strong>Spagna</strong> fu nom<strong>in</strong>ato governatore di Milano il 30 gennaio<br />

1633, entrò a Milano il 24 maggio dello stesso anno ma lasciò il governo al duca di<br />

Feria, suo luogotenente, per recarsi nelle Fiandre delle quali era stato nom<strong>in</strong>ato governatore.<br />

Nel settembre del 1633 il governo di Milano passò al card<strong>in</strong>ale Albornoz dal momento<br />

che nel gennaio del 1634 era morto a Monaco il duca di Feria. Il card<strong>in</strong>ale Albornoz prese<br />

possesso della carica ufficialmente il 6 gennaio 1635 e la coprì f<strong>in</strong>o al luglio di quell’anno,<br />

Arese, Le supreme, p. 78.<br />

3 Isabel Clara Eugenia morì il 1° dicembre 1633.<br />

4 Antonio Santacroce (1598-1641), di orig<strong>in</strong>i romane, fu referendario dell’una e dell’altra<br />

segnatura e nunzio apostolico <strong>in</strong> Polonia. Nel 1627 divenne arcivescovo di Seleucia (Siria)<br />

e nel 1629 card<strong>in</strong>ale. Nel 1631 fu nom<strong>in</strong>ato arcivescovo di Chieti e nel 1636 di Urb<strong>in</strong>o.<br />

Dal 1635 al 1636 fu legato di Bologna, HC, vol. IV, pp. 22, 311, 332, 353.<br />

5 Francesco I d’Este (1610-1658), figlio di Alfonso III duca di Modena e Reggio e di Isabella<br />

di Carlo Emanuele duca di Savoia. Divenne duca di Modena e Reggio nel 1629 per<br />

abdicazione del padre e <strong>in</strong>vestitura imperiale. Nel 1633 acquistò il pr<strong>in</strong>cipato di Correggio.<br />

Sposò nel 1630 Maria di Ranuccio I Farnese duca di Parma e alla sua morte (1646) la<br />

sorella Vittoria. Per rafforzare i suoi rapporti con la monarchia spagnola si recò nel 1638<br />

a Madrid, dove ottenne onori e titoli. Nel 1641, <strong>in</strong> occasione della guerra di Castro, entrò<br />

<strong>in</strong> lega con Firenze e Venezia con lo scopo di acquisire più potere nelle trattative di pace,<br />

ma ciò non avvenne. Francesco si avvic<strong>in</strong>ò qu<strong>in</strong>di alla Francia che concesse la sua protezione<br />

al card<strong>in</strong>ale R<strong>in</strong>aldo, fratello del Farnese. Morta anche Vittoria nel 1649, sposò nel<br />

1654 Lucrezia Barber<strong>in</strong>i, figlia di Taddeo pr<strong>in</strong>cipe di Palestr<strong>in</strong>a, pronipote di Urbano VIII<br />

e nipote del potentissimo card<strong>in</strong>ale Antonio Barber<strong>in</strong>i, M. Romanello, <strong>in</strong> DBI, vol. 49,<br />

Roma 1997, pp. 731-737.<br />

6 Maria Farnese (1615-1646), figlia di Ranuccio Farnese duca di Parma e di Margherita di<br />

Gianfrancesco Aldobrand<strong>in</strong>i. Sposò nel 1630 Francesco I d’Este duca di Modena che alla<br />

sua morte sposò la cognata Vittoria, la quale morirà un anno dopo le nozze (1649). Nel<br />

1638 Maria <strong>in</strong>trodusse a Modena i Carmelitani Scalzi. Diede alla luce 2 figli maschi, Alfonso,<br />

futuro duca di Modena, e Almerico, M. Romanello, Francesco I d’Este, <strong>in</strong> DBI, vol.<br />

49, Roma 1997, pp. 731-737; Litta, Famiglie, vol. VIII, tav. XVII.<br />

7 Margherita de Medici (1612-1679), secondogenita del granduca di Toscana Cosimo II. Sposò<br />

nel 1628 Odoardo I Farnese duca di Parma e Piacenza. Fu reggente dello stato farnesiano<br />

nel 1635, quando il duca Odoardo si assentò per impegni di guerra e ancora, <strong>in</strong>sieme al cognato<br />

card<strong>in</strong>ale Francesco, alla morte di Odoardo (1646), a causa della m<strong>in</strong>ore età del figlio<br />

Ranuccio, Nasalli Rocca, I Farnese, pp. 161-162, 173; Litta, Famiglie, vol. III, tav. XV.<br />

8 Ugo R<strong>in</strong>aldi fu <strong>in</strong>viato dal granduca di Toscana a Bologna nel 1629 per condolersi col card<strong>in</strong>ale<br />

Ludovisi della morte di sua cognata, pr<strong>in</strong>cipessa di Venosa. Nel 1631 venne <strong>in</strong>viato<br />

a Modena e qu<strong>in</strong>di a Parma per complimentarsi del matrimonio della pr<strong>in</strong>cipessa Maria

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