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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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73. A Ferd<strong>in</strong>ando Cospi 517<br />

1 Ferd<strong>in</strong>ando Cospi (1606-1686) nacque a Bologna da V<strong>in</strong>cenzo e Costanza de Medici,<br />

pronipote del card<strong>in</strong>ale Alessandro Ottaviano de Medici. Il padre, a causa di alcuni guai<br />

con la giustizia, dovette riparare a Firenze dove il figlio a otto anni divenne paggio del<br />

granduca Cosimo II. Nel 1616 entrò nell’ord<strong>in</strong>e dei cavaliere di S. Stefano e fu nom<strong>in</strong>ato<br />

paggio del gran maestro, cioè del granduca, il quale dispose che fosse educato con i suoi<br />

figli. Nel 1624, alla morte del padre, tornò a Bologna, dove fu per molti anni rappresentante<br />

ed agente del granduca di Toscana, curandone gli <strong>in</strong>teressi politici, commerciali<br />

e culturali, e <strong>in</strong> particolare i rapporti con gli artisti della città. Nel 1641 fu nom<strong>in</strong>ato<br />

balì di Arezzo. Nel 1643 scortò a Roma il neo card<strong>in</strong>ale Giovan Carlo de Medici. Fu<br />

qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>viato a Milano nel 1646 ad ossequiare Bernard<strong>in</strong>o Fernández de Velasco, nuovo<br />

governatore. Due anni dopo ottenne il titolo di marchese di Petriolo. Est<strong>in</strong>tosi il ramo<br />

senatorio della famiglia, nel 1650 diventò senatore bolognese. Nel 1652 ricoprì per un<br />

bimestre la carica di gonfaloniere di Bologna, carica che ricoprì ancora nel 1658, 1665<br />

e 1672. Nel 1659 fu <strong>in</strong>viato a Modena dal granduca per condolersi della morte del duca<br />

Francesco I. Nel 1637 aveva sposato Smeralda di Annibale Banzi, F. Petrucci, <strong>in</strong> DBI,<br />

vol. 30, Roma 1984, pp. 81-82.<br />

2 Bernard<strong>in</strong>o Fernández de Velasco conestabile di Castiglia, settimo duca di Frias, conte di<br />

Haro e Castelnovo fu eletto governatore di Milano nel settembre 1645, al posto del marchese<br />

di Velada tornato <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong>. Entrò a Milano nel febbraio 1646. Ammalatosi poco dopo<br />

l’arrivo, fu governatore ad <strong>in</strong>terim dal settembre 1647 al febbraio 1648 suo figlio Iñigo<br />

Melchor, che alla morte gli succedette nei titoli. Sposò Isabel de Guzmán. Morì nel 1652;<br />

Arese, Le supreme, p. 131; Barrios, El consejo, pp. 388-389.<br />

3 Alfonso IV d’Este (1634-1662), figlio di Francesco I d’Este duca di Modena e di Maria<br />

Farnese, figlia di Odoardo duca di Parma. Sposò nel 1655 Laura, nipote del card<strong>in</strong>ale<br />

Mazzar<strong>in</strong>o, dalla quale ebbe due figli, Francesco e Maria. Quest’ultima divenne poi reg<strong>in</strong>a<br />

d’Inghilterra. Nel 1657 partecipò con lo zio Borso e il padre all’assedio di Alessandria. Nel<br />

1658, alla morte del padre, divenne duca di Modena e ricevette da Luigi XIV la patente<br />

di generalissimo delle armi francesi <strong>in</strong> Italia e la facoltà di concludere la lega con Venezia.<br />

Nel 1659 r<strong>in</strong>unciò alla carica per ottenere l’<strong>in</strong>vestitura di Correggio e una cospicua rendita<br />

annua derivante dall’eredità dell’ava Isabella di Savoia. Malato di gotta, ebbe spirito poco<br />

bellicoso, R. Quazza, <strong>in</strong> DBI, vol. 2, Roma 1960, p. 342.<br />

4 Margherita Aldobrand<strong>in</strong>i (1586-1646), figlia di Gianfrancesco e di Olimpia Aldobrand<strong>in</strong>i<br />

e nipote di papa Clemente VIII. Nel 1599 sposò Ranuccio I Farnese. Dal 1626, anno<br />

della morte del cognato Francesco, al 1628 resse il ducato per conto del figlio m<strong>in</strong>orenne<br />

Ranuccio, nato nel 1612, Nasalli Rocca, I Farnese, pp. 138, 159-160.<br />

5 Francesco Maria Farnese (1619-1647), figlio di Ranuccio I Farnese e di Margherita<br />

Aldobrand<strong>in</strong>i. Nel settembre 1646, alla morte del fratello Odoardo I, fu nom<strong>in</strong>ato <strong>in</strong>sieme<br />

a Margherita de Medici tutore di Ranuccio II e qu<strong>in</strong>di reggente del ducato. Divenne<br />

card<strong>in</strong>ale diacono nel 1645 <strong>in</strong> occasione della pacificazione tra Odoardo I Farnese<br />

e Innocenzo X. La sua nom<strong>in</strong>a scatenò l’ira del card<strong>in</strong>ale Mazzar<strong>in</strong>o, che vide <strong>in</strong> essa<br />

un tentativo spagnolo di accattivarsi i Farnese <strong>in</strong> contrapposizione alla protezione che<br />

la Francia accordava ai Barber<strong>in</strong>i. Durante la reggenza del ducato, Francesco cercò di<br />

mantenere una posizione di equidistanza tra la Francia e la <strong>Spagna</strong> e affidò al primo m<strong>in</strong>istro<br />

di orig<strong>in</strong>e provenzale Iacopo Guafrido gran parte degli affari di governo. M<strong>in</strong>ato<br />

da un male ignoto morì non ancora ventottenne, S. Andretta, <strong>in</strong> DBI, vol. 45, Roma<br />

1995, pp. 90-91.

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