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Istruzioni agli ambasciatori e inviati medicei in Spagna e nell'“Italia ...

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22. A Giulio Riario 193<br />

1593 fu nunzio particolare alla corte di Filippo II di <strong>Spagna</strong>. Nel 1596 divenne card<strong>in</strong>ale.<br />

Fu qu<strong>in</strong>di card<strong>in</strong>ale vicario e capo dell’<strong>in</strong>quisizione romana. Salì al soglio pontificio nel<br />

maggio del 1605, alla morte di Leone XI, V. re<strong>in</strong>hardt, Enciclopedia dei Papi, vol. III,<br />

pp. 277-292.<br />

9 Hans Khevenhüller.<br />

10 Si tratta di Francesco Priuli, ambasciatore veneziano a Madrid dal 1604 al 1607. Nato<br />

nel 1570 da Michele e Lucrezia Contar<strong>in</strong>i, era considerato un accanito “papalista”. Dal<br />

1591 al 1595 dimorò <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> al seguito dell’ambasciatore Francesco Vendram<strong>in</strong>. Nel<br />

1601 fu ambasciatore a Tor<strong>in</strong>o. Nel 1609 divenne ambasciatore presso la corte imperiale.<br />

Morì a Praga nel 1610, Dispacci, Indice, pp. 104, 266, 291; Cozzi, Venezia, pp. 110, 111;<br />

Barozzi, Berchet, Relazioni, Italia, Tor<strong>in</strong>o, p. 1, 7-70; Barozzi-Berchet, Relazioni,<br />

<strong>Spagna</strong>, vol. I, pp. 22, 339-430.<br />

11 Vittorio Amedeo Savoia (1587-1637) secondogenito di Carlo Emanuele I duca di Savoia<br />

e della <strong>in</strong>fanta Catal<strong>in</strong>a Micaela, figlia di Filippo II. Alla morte del fratello Filippo Emanuele,<br />

avvenuta a Madrid nel febbraio 1605, divenne pr<strong>in</strong>cipe ereditario e assunse il titolo<br />

di pr<strong>in</strong>cipe di Piemonte. Successe al padre nel 1630, anno della morte di Carlo Emanuele.<br />

Nel 1603 fu <strong>in</strong>viato a Madrid <strong>in</strong> missione diplomatica, con i fratelli Emanuele Filiberto e<br />

Filippo Emanuele. Nel 1629 al Louvre fu celebrato il matrimonio tra Vittorio Amedeo e<br />

Crist<strong>in</strong>a (1606-1663), terzogenita di Enrico IV e di Maria de Medici, sorella di Luigi XIII,<br />

Cognasso, I Savoia, pp. 378-379; Foa, Vittorio Amedeo.<br />

12 Emanuele Filiberto Savoia (1588-1624), terzogenito di Carlo Emanuele I duca di Savoia<br />

e della <strong>in</strong>fanta Catal<strong>in</strong>a Micaela. A dieci anni Filippo III lo nom<strong>in</strong>ò gran priore di León.<br />

Nel 1603 seguì i fratelli <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> dove rimase f<strong>in</strong>o al 1606. Intorno al 1610 fu <strong>in</strong>viato<br />

nuovamente <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> per mediare tra Filippo III e il padre la cui posizione era divenuta<br />

difficile a causa della sua alleanza con la Francia. Nel 1614 Filippo III lo nom<strong>in</strong>ò general del<br />

mar e qu<strong>in</strong>di lo <strong>in</strong>viò <strong>in</strong> Sicilia <strong>in</strong> una spedizione contro i Turchi, ma il suo comando non fu<br />

brillante soprattutto a causa dei dissidi tra Emanuele e il duca di Ossuna. Nel 1618 Filippo<br />

III lo <strong>in</strong>viò a Mantova con il compito di trovare un accordo con il padre sulla questione<br />

del Monferrato. Nel 1622 fu nom<strong>in</strong>ato vicerè di Sicilia, carica che ricoprì f<strong>in</strong>o alla morte,<br />

dando prova delle sue doti di governo, Cognasso, I Savoia, pp. 378-379; Diccionario, vol.<br />

II, p. 1084; Litta, Famiglie, vol. 6, tav. XVI.<br />

13 Dal marzo 1605 al marzo 1607 fu doge di Genova Luca De Castro Grimaldi (1530-<br />

1611). Sposò Nicoletta figlia di Gian Francesco Oliva Grimaldi. Sotto il suo governo si<br />

<strong>in</strong>trodussero a Genova i Barnabiti, Cappell<strong>in</strong>i, Dizionario, p. 81.<br />

14 Giannett<strong>in</strong>o Doria (1573-1642), figlio di Giovanni Andrea Doria pr<strong>in</strong>cipe di Melfi e di<br />

Zenobia Del Carretto. Giovanissimo fu <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> <strong>Spagna</strong> dove studiò teologia e filosofia.<br />

Nel 1604 fu creato card<strong>in</strong>ale diacono di S. Adriano. Nel 1605 era a Roma per il conclave<br />

di Paolo V, dove si dist<strong>in</strong>se nel partito spagnolo. Nel 1608 fu fatto arcivescovo di Tessalonica<br />

e, nel luglio dello stesso anno, di Palermo, dove nel maggio del 1609 entrò con grande<br />

sfarzo. Nel 1610 fu nom<strong>in</strong>ato da Filippo III presidente del viceregno <strong>in</strong> assenza del duca di<br />

Osuna, successore del marchese di Villena. Fu ancora presidente del viceregno <strong>in</strong> occasione<br />

della morte del vicerè Emanuele Filiberto di Savoia, avvenuta nel 1624, e ancora nel 1639,<br />

M. Sanfilippo, <strong>in</strong> DBI, vol. 41, Roma 1992, pp. 345-348.<br />

15 Gómez Dávila y Toledo, marchese di Velada, grande di <strong>Spagna</strong> (1614), cavaliere di Calatrava.<br />

Occupò vari <strong>in</strong>carichi nella corte di Filippo II, fu maggiordomo maggiore della<br />

<strong>in</strong>fanta Isabel e aio di Filippo III che, una volta divenuto re, lo nom<strong>in</strong>ò suo maggiordomo

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